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Centralina idroelettrica sul But, nell’incontro di Arta ribadito il no al progetto

Riceviamo dal Comitato Zuglio per il But e pubblichiamo.

Giovedì 31 agosto in Municipio ad Arta Terme si è tenuta la conferenza dei servizi per la realizzazione della centralina idroelettrica sul But tra i comuni di Arta Terme e Zuglio.

Presenti i sindaci Andrea Faccin e Battista Molinari, Andrea Schiffo per il Servizio Gestione Risorse Idriche della Regione, Roberta Tedeschi per Clean Energy (co-progettista dell’opera), il presidente del BIM e sindaco di Ampezzo Michele Benedetti, Franceschino Barazzutti per il Comitato Tutela Acque del Bacino Montano del Tagliamento, Marco Lepre di Legambiente e diversi componenti del Comitato Zuglio per il But.

Dopo aver ascoltato in breve la presentazione del progetto, molti convenuti sono intervenuti per  le varie criticità di non poco conto che il progetto contiene. Barazzutti, da sempre in prima linea per la difesa del territorio, ha voluto nuovamente puntualizzare che ormai l’intera montagna è disseminata da ogni tipo di captazione dell’acqua e quindi è ora di dire basta a questo sfruttamento da parte di privati. Benedetti ha spiegato che nel 2029 alcune di queste concessioni idriche saranno in scadenza e che ci si auspica che la Regione approvi una legge, da troppo tempo annunciata, che permetta la costituzione di un Consorzio regionale che prenda in carico il settore idroelettrico. Lepre ha ribadito la contrarietà di Legambiente a tale progetto, per una serie innumerevole di problematiche che l’opera comporterebbe. I sindaci di Arta e Zuglio a loro volta hanno rimarcato la contrarietà a tale opera: Molinari ha detto di voler salvaguardare il proprio territorio da una ulteriore servitù e Faccin, dopo aver preso visione del progetto, ha espresso le sue perplessità in merito al piano economico descritto da Clean Energy.

Durante la discussione, inoltre, è stata segnalata la presenza di uno sbarramento artificiale chiamata in gergo “salvanella” (già a suo tempo motivo di una manifestazione da parte di Legambiente), che di fatto ha modificato il corso del But, subito dopo le Terme di Arta, realizzato da Edison per convogliare le acque verso la propria centrale, dalla quale Clean Energy vorrebbe captare l’acqua in uscita per intubarla per più di un chilometro e rilasciarla al confine con il comune di Tolmezzo.

L’incontro si è svolto in un clima sereno e soprattutto costruttivo nel quale le parti hanno potuto ribadire le proprie posizioni. Unica nota di rammarico, nonostante varie dichiarazioni attraverso i media, nessuno dei rappresentati politici eletti nel nostro territorio è giunto a sostenere la causa.Questo dimostra che ci si ricorda della Carnia solo in campagna elettorale. Al termine, i convenuti hanno effettuato una visita ai luoghi interessati a tale progetto.

Ora rimaniamo in attesa delle decisioni degli uffici regionali, che dovranno esprimersi per l’eventuale via libera del progetto. Come Comitato Zuglio per il But ribadiamo la nostra contrarietà con molteplici argomentazioni e siamo fermi sulle eventuali azioni da intraprendere in caso di approvazione dello stesso. Il territorio è nostro e continueremo a difenderlo da coloro che qui cercano solo profitto personale senza rilasciare nessun beneficio alla comunità.

COMITATO ZUGLIO PER IL BUT