In mostra a Enemonzo testimonianze e immagini della scuola del passato
Quest’anno l’Associazione Segni del tempo di Enemonzo ha voluto organizzare la mostra “Encja una volta si lava a scuela”, perché la ritiene un’occasione quasi unica per conoscere, attraverso documenti ed oggetti, la storia dell’istruzione nel territorio.
Il problema scuola, già più di un secolo fa, era molto sentito dalla popolazione, che vedeva nell’istruzione dei propri figli nuove opportunità per permettere loro quel salto di qualità che avrebbe potuto cambiarne la vita, nonché la prospettiva di un miglioramento della situazione economica familiare.
Di fronte ai problemi e alle difficoltà finanziarie delle varie Amministrazioni Comunali del tempo, le piccole comunità non hanno esitato a mettere a disposizione locali, beni frazionali e a contribuire anche economicamente alle spese.
La storia, che in queste due sale viene raccontata, va dagli ultimi decenni del 1800 alla metà del 1900. Quasi un secolo sui banchi viene ricostruito attraverso percorsi cronologici, materiale didattico, fotografie e testimonianze.
L’esposizione offre un mondo fatto di registri, relazioni, libri, quaderni, calamai, penne e pennini, disegni e molto altro che rappresenta una esperienza visiva ed emozionale per il pubblico di ogni età.
Ogni singolo oggetto si trasforma in una speciale occasione: per gli adulti per riportare alla memoria il vissuto della fanciullezza ormai lontano, per i più giovani per scoprire un mondo sconosciuto e a volte affascinante di cui magari hanno sentito parlare solo attraverso i racconti dei nonni.
Anche le fotografie, che abbracciano quasi cento anni di storia e che ritraggono la scuola del passato, raccontano il tempo e la comunità in cui si sono trovati a vivere maestri e bambini.
Esse inoltre descrivono l’avvicendarsi di più generazioni e i significativi cambiamenti che hanno coinvolto la scuola e la società.
La mostra vuol far toccare con mano che cosa era la scuola, per le amministrazioni comunali, per i maestri e per i bambini. Con la scuola è in mostra un intero mondo che gravita attorno alla formazione dei più giovani.
Attraverso le ricostruzioni storiche, i documenti e gli oggetti esposti, si possono inoltre ripercorrere alcuni dei cambiamenti dell’Italia fino alla scuola della Liberazione.
“Un grazie va dunque a tutti coloro che hanno consentito, con la loro disponibilità ed il loro entusiasmo, la realizzazione di questa mostra, un ricordo nel tempo – dice Fausta Micoli, presidente dell’associazione Segni del tempo -. Un lavoro lungo che ha richiesto molte energie e tanta pazienza. Ringrazio in modo particolare i componenti del sodalizio che presiedo, l’Amministrazione Comunale di Enemonzo, il sindaco Menegon, la Pro Loco, Prima Cassa, Carnia Musei, l’Istituto Comprensivo di Ampezzo, l’Istituto Tecnico Industriale Solari di Tolmezzo, i signori Bruno Schwander, Roberto Duratti, Elia Corvietto e Mattia Marmai, la famiglia Michieli al completo, Evelina Mazzolini e soprattutto loro, i nostri anziani, che hanno accettato di rispolverare i ricordi della loro infanzia per raccontarci la loro scuola e il modo in cui l’hanno vissuta”.
La mostra, inaugurata il 5 agosto a Casa Fachin in via San Rocco 15, resterà aperta a settembre ogni sabato e domenica dalle 15:30 alle 19:30. L’orario di apertura verrà esteso in occasione della Mostra Mercato del formaggio e della ricotta di malga, in programma nei fine settimana del 9-10 e 16-17.