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Buja in lutto per la scomparsa del pittore e fumettista Renato Calligaro

Aveva 95 anni Renato Calligaro, vignettista, fumettista e pittore italiano scomparso oggi nella sua Buja.

Nato il 28 gennaio 1928, l’anno dopo la sua famiglia si è trasferita a Buenos Aires e, dopo diversi viaggi, è rientrato in Friuli nel 1937. Qui, durante la guerra, inizia l’attività di pittore e partecipa alla Resistenza. Torna nel 1946 a Buenos Aires, dove finisce il liceo e si iscrive alla facoltà di architettura. Poi si sposta in Brasile, a San Paolo, dove esercita l’attività di grafico e illustratore pubblicitario come secondo mestiere per potersi dedicare alla pittura in piena libertà creativa. Dopo lunghi soggiorni a Roma e a Buenos Aires, torna in Brasile, ormai sua seconda patria, ma il colpo di stato dei militari nel 1964 lo obbliga a lasciare il paese e tornare a Buja, dove ha vissuto fino all’ultimo giorno.

Tra le sue opere, oltre ai “quadri sequenza” della misura solitamente di 242 x 60, vanno ricordati i “poemi per immagini” nel fumetto: Montagne (1978), La favola di Orfeo (1978), Casanova/Henriette (1978/79), Oltreporto (1980), Deserto (1980), Lirica 4 (1980), Zeppelin (1984), Poema Barocco (1988), oltre al DVD Le streghe di Germania (1992).

Dal 1967 ha disegnato vignette e fumetti di satira politica per le riviste ed i quotidiani italiani Confronto, ABC, Linus e alterlinus, Arcibraccio, Vie nuove, Manifesto, Lotta Continua, Reporter, Panorama, L’Espresso, Satiricon (La Repubblica), Tango, Cuore (L’Unità) e per il giornale francese Le Monde.

Ha inoltre fondato e diretto una rivista denominata “Tempofermo”, uscita nel 2003 per i tipi di Campanotto Editore.