Canale Sade, il Pd chiede garanzie per il lago dei Tre Comuni
«Il progetto per la realizzazione del “canale Sade”, soprattutto nella zona del lago dei Tre Comuni, porta con sé una serie di perplessità alle quali va data risposta. A partire dalle necessarie tutele per il lago, passando per le garanzie ai Comuni chiediamo dunque che si eviti l’ennesima opera calata dall’alto». Lo affermano i consiglieri regionali Massimo Mentil e Massimiliano Pozzo (Pd) presenti oggi, insieme al capogruppo Diego Moretti, all’incontro tra i componenti della IV commissione Energia e tutela dell’ambiente e il Consorzio di bonifica della pianura friulana per illustrare il progetto di costruzione di una condotta di collegamento tra il “Canale Sade” e il sistema derivatorio Ledra – Tagliamento.
«Oggi ci siamo fatti portavoce delle diverse perplessità rilevate dai comitati e dalle comunità di Trasaghis, Gemona e Osoppo – affermano i consiglieri dem -. Per questo, ai vertici del Consorzio abbiamo avanzato diverse richieste. Innanzitutto la garanzia che non ci sia un impatto sul lago dei Tre Comuni, per il quale chiediamo che venga fatto al più preso un approfondimento ai fini di una riqualificazione del lago stesso visti i peggioramenti e soprattutto che non ci siano variazioni, a seguito di questo progetto, del livello dell’acqua». E ancora, chiedono Mentil e Pozzo, «che ci sia maggiore informazione nei confronti dei Comuni e delle comunità, chiarendo gli obiettivi strategici del progetto anche tenendo conto dei costi che sono lievitati significativamente negli ultimi anni. Il progetto parte dal 1981, l’ultimo studio di fattibilità risale al 2015, da quest’ultimo i costi sono passati da 47 milioni di euro ai 105 di oggi. Anche per questo serve chiarezza sugli obiettivi strategici».
Inoltre, continuano, «chiediamo il riconoscimento ai Comuni che sono interessati dai lavori degli impatti subiti e quindi di trovare le giuste compensazioni. Si parla di cantieri che dureranno 30 mesi che significa disagi prolungati a chi vive e opera su quei territori. Chiediamo infine chiarezza sulle servitù che interessano i privati e le aziende del territorio. E soprattutto che ci sia un’adeguata informazione all’interno dei Consigli comunali sulla portata e sul significato dell’opera».