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Nell’estate friulana hanno brillato le strutture turistiche che si rinnovano

L’estate del 2023 è stata davvero lunga, per il turismo italiano l’alta stagione ha ottenuto almeno un mese in più. Il Bel Paese ne ha tratto vantaggio? Per la presidente di Federalberghi FVG, la carnica Paola Schneider, non ci sono dubbi: “L’estate è stata positiva, soprattutto per le località di mare. In montagna abbiamo sofferto per la primavera molto piovosa, però il bilancio è positivo”. Per Schneider il turismo 2023 ha segnato la fine della fidelizzazione: “Anche in Friuli Venezia Giulia i clienti chiedono novità, con restyling delle strutture alberghiere, più servizi, esperienze nuove – spiega -. Si tratta di un cambio di mentalità: non possiamo più contare soltanto sullo zoccolo duro dei clienti fidelizzati, ma occorre rinforzare la promozione per attirare nuovi mercati”.

Dal mare alla montagna, il Friuli Venezia Giulia è capace di offrire vacanze per tutte le esigenze, con i punti di forza dell’enogastronomia, dai prodotti tipici e cantine vinicole di pregio. “Siamo una regione caratterizzata da pochi ‘5 stelle’ e molte aziende di piccole dimensioni ma di qualità, questo il nostro valore aggiunto – specifica la presidente. – I clienti ci premiano: il FVG fa il pieno di recensioni positive sui siti specializzati”.
Non mancano però le criticità: “Le località di montagna necessitano di un ammodernamento delle infrastrutture viarie e di più attenzione per i viaggiatori che cercano esperienze sostenibili – analizza Schneider -. Non servono grandi opere: vogliamo puntare sul turismo slow e chiediamo che i percorsi ciclabili proseguano verso itinerari meno battuti, piccoli paesi e luoghi da valorizzare”.
Intanto l’obiettivo è trarre il meglio dalla stagione invernale. Il clima è un’incertezza, ma le infrastrutture turistiche e gli impianti sciistici regionali puntano a raccogliere i frutti delle campagne di promozione e delle ristrutturazioni portate a termine dagli imprenditori del turismo.

(nella foto Paola Schneider)