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Silvio Fauner entra nella “Walk of Fame” dello sport italiano

È un giorno speciale per Silvio Fauner. Il campione olimpico dello sci di fondo ha partecipato oggi alla cerimonia ufficiale di scoprimento della targa che certifica il suo inserimento nella “Walk of Fame” dello sport italiano. Con lui c’erano i compagni di Fauner dell’indimenticabile staffetta di Lillehammer 1994, ovvero Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta e Marco Albarello, oltre a Flavia Pennetta (tennis), Tania Cagnotto (tuffi), il pordenonese Daniele Molmenti (canoa), Niccolò Campriani (tiro a segno), Fabio Cannavaro (calcio), Amedeo Pomilio (pallanuoto), Giulia Quintavalle (judo), Marco Galiazzo (tiro con l’arco), Antonio Tartaglia e Gunther Huber (bob), Carlo Molfetta (taekwondo).

La “Walk of Fame” è un percorso stradale di Roma lastricato con targhe dedicate agli ex atleti che si sono particolarmente distinti a livello internazionale: si snoda tra il viale delle Olimpiadi e lo stadio Olimpico, al Foro Italico. Venne inaugurata il 7 maggio 2015 con una cerimonia durante la quale furono scoperte 100 targhe, ciascuna delle quali reca il nome di un grande sportivo italiano scelto dalla Commissione atleti del Coni. Negli anni successivi si sono aggiunti altri 40 nomi, compresi quelli che da oggi avranno una stella d’oro tutta per loro.

Fauner fa quindi compagnia ai campionissimi dello sport nazionale, tra i quali Manuela Di Centa e Gabriella Paruzzi, il portierone Dino Zoff, il mito Primo Carnera, il velista di origine carniche Agostino Straulino. Facile supporre che prossimamente una targa verrà assegnata anche al due volte campione olimpico del fondo Giorgio Di Centa e al campione olimpico e mondiale Pietro Piller Cottrer.

Malagò e Fauner oggi a Roma

«Quando lo scorso marzo ho ricevuto la lettera del presidente del Coni Giovanni Malagò, ho provato un immenso piacere – racconta Fauner, attuale assessore comunale nella sua Sappada -. Si tratta di un omaggio a tutto il lavoro che sta dietro ai risultati, fatto di impegno fisico e mentale, oltre che di relazioni umane con le persone che mi sono sempre state vicine nel lavoro e in famiglia. A loro dedico questo riconoscimento. Il mio sogno è quello di rivedere ancora il nostro paese sui gradini più alti dei podi delle competizioni internazionali. Lo sport, può e deve essere uno strumento di crescita per i nostri giovani e sono convinto che i risultati fungano da stimolo per l’intero sistema. Un sistema che mi ha consentito di raggiungere i massimi livelli e al quale sono grato. In particolare, i miei ringraziamenti vanno al Centro Sportivo Carabinieri che mi ha accompagnato nel mio percorso sportivo». 

Fauner alle Olimpiadi ha conquistato anche due argenti e due bronzi, senza dimenticare il titolo mondiale della 50 km nel 1995, altre sei medaglie iridate e i cinque successi in Coppa del Mondo.