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Coradazzi: «Honsell sbaglia, la Ciclovia Amaro-Tolmezzo sarà la porta di accesso alla Carnia»

In riferimento alle considerazioni del consigliere regionale Furio Honsell sulla ciclovia Amaro-Tolmezzo, proponiamo la replica del vicepresidente della Comunità di Montagna della Carnia Claudio Coradazzi.

C’è un’abitudine ormai confermata per alcuni politici, che non fanno assolutamente riferimento alla zona carnica e montana, di lanciarsi a capofitto nella battaglia a difesa di questo (ormai da decenni) ex tratto ferroviario e provocatoriamente parlando mi verrebbe da dire “Ma chi è Furio Honsel?”, semplicemente per sottolineare il fatto che da queste parti sappiamo ovviamente chi sia per i suoi trascorsi da Magnifico Rettore dell’Università di Udine, da sindaco del Comune di Udine e da attuale consigliere regionale, ma non di certo per la sua presenza assidua sul territorio carnico. Ribadisco comunque il rispetto e la stima sotto il profilo personale e professionale.
Il mio intervento non è stato deciso per affermare quanto precedentemente scritto, ma per rispondere al dottor Honsel in merito ad una sua interrogazione presentata in Consiglio Regionale in merito all’annosa questione della pista ciclabile Tolmezzo-Amaro, che proprio grazie ad interventi come questi viene rimandata ormai da diversi anni e che a causa di questo costerà a tutti noi molto di più di quello che sarebbe costata anni fa, quando i prezzi per eseguire le opere erano di gran lunga inferiori. Quindi i 4 o 5 milioni da lui paventati in parte si sarebbero già potuti ridurre drasticamente.

Ma veniamo ai fatti: ad oggi il progetto definitivo è stato approvato, compreso il parere della Soprintendenza, la quale, nonostante le doverose prescrizioni, si è espressa positivamente, quindi confermando anch’essa che l’opera si può assolutamente fare.
Ma cosa ancora più importante, da poco tempo abbiamo avuto in visita proprio in Comunità di Montagna della Carnia un esperto di ferrovie di particolare interesse storico, il quale ha affermato l’assoluta assurdità di riportare questa tratta ferroviaria in vita, poiché turisticamente, considerando anche gli esborsi notevolmente superiori alla realizzazione della ciclabile, non avrebbe assolutamente senso.
Ricordo che tale tratta avrebbe bisogno di numerosissimi e costosissimi interventi per riportarla in auge sotto il profilo ferroviario, senza considerare poi i costi manutentivi e gestionali, almeno dieci volte più alti rispetto a quelli della pista ciclabile.
Oltretutto, tale tratto ferroviario permetterebbe ai numerosi (magari…) turisti che prendessero il treno turistico, di ammirare la zona industriale di Amaro e quella di Tolmezzo, sicuramente delle opere d’arte, ma permettetemi di dire poco vendibili sotto il profilo turistico.
Inoltre, proprio di recente assieme al presidente De Crignis e ad alcuni componenti del Comitato Esecutivo della Comunità di Montagna, abbiamo valutato la possibilità di un percorso alternativo momentaneo, in attesa che il progetto venga approvato anche in fase esecutiva e che ne permetta quindi finalmente la sua realizzazione, che avverrà!
Avverrà innanzitutto perché è fortemente voluta da tutti i comuni ed i sindaci della Carnia, oltre che dalla stragrande maggioranza dei suoi abitanti, che se permettete hanno un minimo di voce in capitolo in più, considerando che la montagna la vivono e la sostengono quotidianamente con il loro impegno costante, non solamente vedendola con il binocolo da Udine o ancor più probabilmente da Trieste.
I vertici regionali di riferimento, di entrambi gli schieramenti politici, assicurano di vedere quest’opera di buon occhio ed è giusto che finalmente venga realizzata, perché sarà la porta di accesso a tutta la Carnia, non solamente uno sfizio dei Comuni di Amaro e Tolmezzo, che approfitto per ringraziare ufficialmente per il loro impegno e la loro caparbietà.
La Comunità di Montagna della Carnia sta mettendo in atto una montagna di progetti in ambito ciclopedonale, che invito il dottor Honsel a farsi illustrare anche dal sottoscritto se avrà piacere, perché ci stiamo mettendo anima e cuore in questi progetti, che siamo sicuri daranno una nuova opportunità alla nostra amata e stupenda Carnia.

CLAUDIO CORADAZZI