Progetti Pnrr per il Distretto sociosanitario del Friuli Collinare, il punto della situazione
“Tutti gli obiettivi sono in linea con i tempi previsti dalle procedure Pnrr e questo è un primo grande, non scontato, risultato. Il secondo punto riguarda i quadri economici, che sono stati dimensionati nel programma negoziato dal Governo Draghi prima dell’aumento dei costi: la Regione ha aggiunto le risorse mancanti, mantenendo intatta tutta la progettualità”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi nell’incontro con i sindaci dei Comuni dell’Ambito territoriale del Collinare per la presentazione dello stato di avanzamento delle progettualità previste per il presidio ospedaliero di San Daniele del Friuli e per il Distretto sociosanitario del Collinare, in attuazione del Pnrr. L’incontro si è tenuto nella sala Santovito del presidio ospedaliero di San Daniele del Friuli presenti sindaci e assessori alla Salute dei comuni di Buja, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele, San Vito di Fagagna, Treppo Grande.
Riccardi ha indicato proprio a San Daniele, dove la progettualità si concentra su una Casa di comunità, come la presenza effettiva di Medici di medicina generale all’interno delle strutture sarà la principale sfida da affrontare.
“Stiamo attenti a non far diventare il Pnrr un mero programma di opere pubbliche, perché è la reperibilità del capitale umano il grande problema da affrontare per vincere la sfida delle cure primarie” ha indicato Riccardi.
In merito al rapporto con i professionisti della Medicina generale, Riccardi ha affermato che “occorre trovare modelli contrattuali che prevedano una capacità della sanità pubblica di intervenire nella disponibilità di un monte ore che la medicina generale mette a disposizione, evitando negoziazioni che abbiamo vissuto in particolare al tempo della pandemia”.
È stato il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale Denis Caporale, presenti il referente operativo del presidio Alessandro Conte e la direttrice del Distretto Sociosanitario del Collinare Bruna Mattiussi, ad illustrare il progetto e il cronoprogramma per l’attivazione della Casa della comunità.
Il progetto prevede la riqualificazione edile impiantistica e riorganizzazione di spazi ad ambulatori e uffici nella sede dell’ex Fisiatria con un finanziamento comunitario di 1.489.395 di euro.
Nella casa troveranno spazio servizi già presenti nella sede dell’attuale distretto, ma anche alcuni spazi integrativi: in particolare, nel piano terra verranno collocati l’assistenza medica sulle 24 ore/continuità assistenziale; i servizi per la comunità (fornitura farmaci, presidi e ausili); un’area servizi logistici e l’area dei locali tecnici.
Al primo piano verrà collocata una diagnostica di base, un’area prelievi, l’attività ambulatoriale specialistica, l’area cure primarie con gli ambulatori per i Medici di medicina generale e i pedriatri di libera scelta; i servizi infermieristici; i servizi fisioterapici; l’ambulatorio Afa (Attività fisica adattata); l’assistenza protesica; il Punto unico di accesso (Pua); spazi dedicati all’integrazione con i servizi sociali; l’assistenza domiciliare, Cup e anagrafe sanitaria.
Nella Casa di comunità opererà personale che sta lavorando nel territorio distrettuale: 30 medici di famiglia, 4 pediatri di libera scelta, 20 infermieri per l’assistenza domiciliare e 5 fisioterapisti. A questo personale si aggiungono infermieri che operano nel Pua per l’assistenza farmaceutica, i presidi e gli ausili, 2 medici di distretto e 2 medici in Rsa. Attualmente il progetto definitivo esecutivo è stato approvato nel settembre scorso ed è stato aggiudicato l’accordo quadro per la realizzazione delle opere da parte di Invitalia all’operatore economico Tecnica Restauri srl.
L’Azienda ha provveduto a inviare l’ordine di attivazione relativo all’intervento ed è in fase di sottoscrizione il contratto specifico per la realizzazione delle opere. La previsione è di 385 giorni di lavoro nel rispetto del termine previsto dal Pnnr per l’apertura della Casa di comunità nel marzo 2026.
Sempre nelle progettualità Pnnr, è previsto un finanziamento regionale di 28.846 euro per opere di manutenzione straordinaria nel Punto Salute di Buja.