Inaugurata a Gemona la mostra sui 160 anni dell’istituto scolastico “D’Aronco”
“Una mostra che evidenzia l’importanza del rapporto intergenerazionale nella formazione delle professioni e la capacità di una scuola di legarsi indissolubilmente al territorio e alla sua vocazione industriale. Questo è stato l’istituto Ipsia D’Aronco di Gemona del Friuli fin dalla sua nascita e questa esposizione ne narra il ruolo specifico nelle cambiate esigenze della società”.
Queste le parole dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli che stamattina a Gemona del Friuli, negli spazi di Palazzo Elti, ha partecipato all’inaugurazione della mostra “Progetto D’Aronco 160: mestieri di ieri, mestieri di domani”, che rientra nel progetto per le celebrazioni del 160° anniversario di fondazione dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore Raimondo D’Aronco. Presenti tra gli altri il sindaco Roberto Revelant, il dirigente dell’istituto Nicolò Basile e Paolo Fantoni.
“Questa esposizione ha il pregio di restituire valore alle professioni manuali e specialistiche che per alcuni decenni sono state considerate marginali rispetto ad altri percorsi formativi superiori. Credo invece che oggi l’evoluzione del mercato del lavoro ci dimostri come queste figure professionali altamente tecniche e specializzate siano richiestissime e rappresentino un valido percorso formativo che valorizza le attitudini di tanti studenti” ha rimarcato Zilli.
La mostra celebra i 160 anni della scuola con documenti grafici e fotografici, oggetti e documenti storici appartenenti alla scuola stessa ed è stata realizzata dai docenti e dagli allievi dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione.
Il percorso espositivo evidenzia i momenti salienti della trasformazione della Scuola nell’arco di un secolo e mezzo dalla sua fondazione, edificata in origine in via Carlo Caneva nel centro storico di Gemona, e poi trasferita, dopo il sisma del 1976, nell’attuale sede di via Battiferro.
L’Istituto Raimondo D’Aronco, la prima istituzione di questo genere in un Friuli ancora sotto l’influenza asburgica, è nato nel 1863 con lo scopo di formare i lavoratori nella lettura e nella scrittura, oltre che sul disegno tecnico. Nel 1884 nasceva la “Scuola d’arte applicata all’industria”, nota come “Scuola di Arti e Mestieri” e finanziata per due terzi dal ministero dell’Agricoltura e dell’industria a partire dal 1887.
Solo successivamente la scuola fu dedicata al noto architetto gemonese Raimondo D’Aronco, che qui si formò. Con il secondo dopoguerra la scuola perse la qualifica di “regia” diventando nel 1960 “Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato”.
Oggi l’Isis D’Aronco ha aumentato del 50% le iscrizioni, facendo passare da 65 a 101 gli studenti che hanno scelto nel 2022 uno dei percorsi di studio proposti dalla scuola; sono state attivate tre prime al tecnico (due per gli informatici e una per i grafici) e tre prime al professionale. Complessivamente l’istituto ospita 295 alunni.
La mostra sarà visitabile da oggi al 3 dicembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18, il mercoledì dalle 10 alle 12:30.
(nella foto da sinistra Revelant, Zilli, Basile e Fantoni)