Prato Carnico, tre iniziative per “Questa di Marinella… Storie di donne” edizione 2023
Si intitola “Questa di Marinella… Storie di donne” la rassegna che si propone di sensibilizzare su un tema quanto mai attuale come quello della violenza di genere e di far riflettere sulla condizione femminile in contesti difficili e di guerra, sugli stereotipi e sul linguaggio ostile. “Per proseguire in un percorso di cambiamento che porti ad una società solidale in cui ci sia davvero la parità di genere e l’uguaglianza, percorso che passa anche attraverso l’eliminazione di ogni forma di violenza esercitata nella sfera pubblica e privata – dicono i promotori -. Un cambiamento che può arrivare anche grazie ad iniziative culturali che sanno emozionare: dal linguaggio espressivo del teatro, alla forza delle parole e della musica e agli incontri a più voci che invitano alla riflessione sul significato di tolleranza, rispetto reciproco e di chi è diverso, debole, minore messaggi importanti per ragionare e crescere assieme attorno a questo tema”.
“Questa di Marinella… Storie di donne” è un progetto, giunto alla 5ª edizione, che nasce dalla collaborazione tra Comune di Prato Carnico, l’Associazione Voce Donna ETS (centro antiviolenza) assieme al progetto “Sunrise” e la Pro Loco Val Pesarina ed è realizzato con il contributo della Regione FVG, Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia nell’ambito delle iniziative speciali volte a contrastare la violenza di genere nei confronti delle donne promosse per il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Tre gli appuntamenti, tutti in programma nell’Auditorium comunale a Pieria.
Venerdì 1 dicembre ore 20.30 il concerto narrato “Muse”, un racconto delle donne che hanno ispirato alcuni brani jazz: le storie delle loro vite, del loro coraggio, della loro forza, del loro desiderio di emancipazione e dell’importanza che alcune di loro hanno avuto nella diffusione della musica e nelle battaglie contro la discriminazione femminile e razziale. Con Lino Brotto (voce narrante e chitarra) e Filippo Tantino (voce narrante e contrabbasso)
Domenica 3 dicembre ore 17.30 il reading musicale “Guance rosse e bianche. Elda è salita alle malghe”, narrazione intima, accompagnata dalla musica dal vivo, che immagina il vissuto di una ragazza come tante coinvolta in uno degli episodi più difficili e dolorosi della storia del confine orientale e che tratteggia la fatica dell’essere donna al tempo della guerra. Quella di Elda è una figura difficile da guardare e da raccontare, in quanto controversa, in quanto donna che ha voluto scegliere per sé, e che si è esposta in un mondo maschile, pagando alla fine con la propria vita nell’eccidio di malga Porzus. Con Elisa Menon (voce recitante), Adriano Coco (Violino) e Paolo Forte (Fisarmonica)
Sabato 16 dicembre ore 16.00 “Donne coraggiose. Tra passato, presente e futuro”, incontro/dialogo come riflessione a più voci per illustrare come si possano capovolgere gli stereotipi di genere attraverso il riconoscimento dell’importante ruolo delle donne specialmente in contesti difficili e anche in tempi di guerra e ogni altra situazione in cui predomina la violenza. Con Saveria Capellari (Economista del lavoro, già presidente del Comitato unico di garanzia contro le discriminazioni dell’Università degli Studi di Trieste) Nadine Celotti (Linguista e storica delle traduzioni, già preside della Scuola di lingue per interpreti e traduttori dell’Università degli Studi di Trieste) e Marina Di Ronco (Laureata in tedesco e russo con una tesi sulla storia dell’occupazione cosacca in Carnia, tema di cui continua ad occuparsi).
“La rassegna è l’occasione per riflettere su un tema oggi più che mai attualità, ovvero la violenza contro le donne e la violenza di genere – dice l’assessore alla Cultura Gino Capellari -. Per questa ragion propiniamo una serie di iniziative che puntano, attraverso il confronto, le parole e la musica e le emozioni che queste sanno suscitare, a sensibilizzare e promuovere i valori della tolleranza, del rispetto reciproco, dell’accoglienza di persone ed idee, di chi è diverso contro ogni forma di violenza fisica, verbale, economica, sociale”.
Gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.