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Allarme psichiatri al Centro di salute mentale di Gemona

“C’è grande preoccupazione per lo stato in cui sta versando la sanità territoriale. Anche in ambiti molto ampi dove il personale, ridotto all’osso, cerca di rispondere con grande responsabilità ai bisogni della popolazione”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), facendo riferimento “alla difficile situazione in cui versa la sanità della Regione e, in particolare, il Centro di Salute mentale di Gemona del Friuli”.

“Vorrei soffermarmi su quanto sta accadendo nel Csm di Gemona che, da tempo, si trova in una situazione di estrema difficoltà. Lo scorso mese di maggio il servizio che veniva erogato nelle 24 ore era stato dimezzato a causa della mancanza di personale del comparto. Tale situazione – prosegue l’esponente di Avs – si è risolta con il grande impegno e la disponibilità degli operatori, ai quali si è aggiunta un’interpellanza prodotta dal Gruppo comunale di opposizione Progetto per Gemona. L’esito è stato che la Maggioranza comunale ha sostenuto la proposta della Minoranza e che l’Azienda sanitaria, inserendo personale proveniente da altri Csm della regione, è riuscita a riattivare il servizio sulle 24 ore”.

Pellegrino si sofferma quindi “sulle nuove problematiche che stanno emergendo nel Csm di Gemona” e pone l’attenzione “sul personale medico. Un’altra grave emergenza si sta generando nel Centro, dove è prevista la presenza in organico di tre psichiatri. È stato annunciato che, a breve, il servizio si troverà totalmente sprovvisto dei tre medici i quali, per diversi motivi, hanno deciso di lasciare il Csm pedemontano. La preoccupazione degli utenti, del personale e della comunità tutta emerge con forza, poiché questo importante servizio sociosanitario si troverà sguarnito di professionisti di riferimento. Ci auguriamo che, al più presto, si scorrano le graduatorie e che vengano sostituiti. È evidente che si andrà a tamponare, ma non certo a risolvere come sarebbe necessario, la risposta ai bisogni di salute mentale”.

“Da quanto emerge attraverso numerose ricerche mediche e sociali, la questione relativa alla salute mentale – conclude Pellegrino – è molto delicata e trova i suoi strumenti, oltre che in ambito farmacologico-sanitario, anche e prevalentemente nella dimensione relazionale. La fiducia del paziente nei confronti di chi cura, capace di creare un rapporto stabile, è motivo di guarigione per molte persone. Mi rivolgo direttamente all’assessore Riccardi, affinché si impegni a risolvere tale grave mancanza in tempi celeri, affinché la popolazione possa ottenere un servizio efficiente per rispondere ai bisogni di salute che solo una Pubblica amministrazione può fornire. Non procedere in questa direzione può solo far comprendere una volta per tutte ai cittadini che si cerca di produrre inefficienze per arrivare alla chiusura dei centri gestiti dal pubblico. Speriamo, questa volta, di sbagliarci”.