Anche a Udine la protesta contro le politiche agricole dell’Europa
Si allarga la protesta degli agricoltori contro le politiche agricole dell’Europa e le scelte dei governi, ma anche contro la carne coltivata, le farine d’insetti, le tasse, il gasolio, la svendita dei terreni. In piazza, in varie città italiane, sono scesi gli agricoltori autonomi: manifestano a difesa dell’agricoltura e dei territori, del lavoro e delle piccole imprese e contro le importazioni, i sindacati, le banche, le grandi Confederazioni agricole.
Questo mentre a Bruxelles, l’Italia, con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, gioca da mesi una partita istituzionale contro la carne coltivata, cavallo di battaglia lanciato dalla Coldiretti con una petizione sottoscritta da oltre due milioni di persone. Battaglia che oggi ha incassato l’apertura di un’asse Roma, Parigi e Vienna, attraverso una nota congiunta inviata all’Ue e sostenuta da altri 9 Paesi. Anche se, fa sapere la Commissione, non è stata ancora ricevuta “alcuna domanda di autorizzazione, ai sensi della legislazione sui nuovi alimenti”. E se una domanda di autorizzazione dovesse essere presentata, “sarà l’Efsa a valutare”.
Anche gli agricoltori autonomi scesi in piazza se la prendono con i nuovi alimenti, ma non solo. “Agricoltori dal 29 gennaio in strada a oltranza” si legge nel manifesto riguardante Udine, che prevede oggi, lunedì 29 appunto, l’appuntamento alle 14 con il raduno dei trattori nel parcheggio del Mercato viale Vat e delle persone solidali in piazzale Chiavris. L’arrivo per tutti è previsto in Piazza Primo Maggio, dove rimarrà un presidio giorno e notte ad oltranza. La manifestazione è aperta a tutte le categorie: agricoltori, autotrasportatori, commercianti, artigiani, pescatori, operai eccetera.