L’assessore regionale Amirante: «Su Passo Monte Croce si procede come stabilito»
“Procede senza alcuna interruzione l’iter per la progettazione e la realizzazione dei lavori per la riapertura della viabilità, a ridosso del passo di Monte Croce Carnico verso il confine austriaco, interrotta a seguito dell’evento franoso del dicembre scorso”.
La rassicurazione è arrivata questa mattina dall’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio, Cristina Amirante, durante una visita ad Arta Terme.
“È importante rassicurare – ha sottolineato Amirante – sul fatto che, in accordo con Anas e nelle more della sottoscrizione del protocollo tra la Regione e la stessa Anas che è in fase di revisione da parte di entrambe le parti, l’intesa che era stata raggiunta nell’ultimo incontro avvenuto circa due settimane fa prosegue come previsto. L’accordo – ha precisato l’assessore – prevede la prosecuzione della progettazione e l’avanzamento della fase autorizzativa, che impegnerà il mese di febbraio e una parte del mese di marzo, necessaria alla realizzazione del progetto della demolizione delle parti rocciose che sono state individuate come pericolanti, l’eliminazione di eventuali ulteriori parti che potrebbero interessare in futuro l’evento franoso, la posa delle reti paramassi e infine la messa in sicurezza delle gallerie che sono state interessate dalla caduta dei massi con il ripristino della sede stradale”.
“Tutto questo – evidenzia l’assessore regionale alle Infrastrutture – è oggetto di progettazione definitiva esecutiva da parte di Anas. Successivamente avverrà invece la stipula del Protocollo di intesa in via definitiva. Quindi nulla si è fermato, l’intenzione di riaprire la strada entro il 2024 – ribadisce Amirante – è assolutamente una certezza che confermiamo. E proprio per questo si sta proseguendo senza interruzioni secondo quanto previsto un paio di settimane fa. È chiaro che questa fase progettuale non sono richiesti ulteriori incontri o comunicazioni poiché tutto il percorso era già stato stabilito”.
PARTITO DEMOCRATICO «La situazione di emergenza che la Carnia sta vivendo a causa della frana che ha interrotto il passo Monte Croce Carnico non si risolverà certo con le inutili comparsate di Mazzolini. Servono rapidità nella soluzione trovata da Fvg e Carinzia e unità istituzionale: in questo senso l’appello del sindaco di Tolmezzo vale più di foto e selfie con ministri e sottosegretari». Lo affermano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti e il consigliere regionale Massimo Mentil, intervenendo nel dibattito riguardante l’emergenza connessa all’interruzione della strada statale 52 bis in Carnia a seguito della frana di inizio dicembre 2023. «La strada da seguire con assoluta urgenza è, come si diceva, quella definita da Anas, Carinzia e Regione Fvg nella riunione dello scorso 16 gennaio e che francamente non capiamo perché non venga in qualche modo accelerata. Si proceda, dunque, al ripristino dell’attuale tratto e poi si lavori, nel medio lungo periodo alla soluzione definitiva. In tal senso – continuano Moretti e Mentil – chiediamo che sia la Regione Fvg a prendere in mano la questione, d’intesa con Anas e ministero, perché solo così, con una gestione più vicina al territorio si potrà risolvere il tutto in tempi ragionevoli». Su questo tema, continuano Moretti e Mentil, «non c’è maggioranza o opposizione, ma c’è un interesse comune che abbiamo condiviso da subito, tutto il resto sono solo azioni di disturbo. Mazzolini la smetta quindi di fare il “Pierino”, perché è del tutto chiaro che sta facendo altro rispetto a quello che Fedriga, l’assessore Amirante e la Carinzia hanno definito. Fedriga e Amirante prendano in mano e promuovano l’accordo di programma con Anas e ministero: su questo, noi saremo con loro».
PATTO PER L’AUTONOMIA «La frana di Passo Monte Croce resta, dallo scorso mese di dicembre, una ferita nella montagna friulana con conseguenze che interessano, però, tutta la regione – osserva il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica FVG Massimo Moretuzzo –. Fin da subito si sono iniziate ad accavallare diverse ipotesi progettuali per risolvere la situazione che ha conseguenze sui fronti della sicurezza e della viabilità, ma anche dei rapporti internazionali con ricadute economiche negative su un territorio fragile, che va tutelato dal punto di vista ambientale e sociale. Proprio per l’importanza del tema, crediamo che il Consiglio regionale debba essere portato a conoscenza delle varie ipotesi di ripristino della viabilità e delle modalità operative con cui realizzarle, viste anche le dichiarazioni pubbliche contraddittorie in seno alla maggioranza regionale di centrodestra di queste settimane». Moretuzzo sarà primo firmatario della richiesta, presentata unitamente agli altri Gruppi di opposizione, di convocazione della IV Commissione consiliare per audire sul tema l’assessore Amirante e i vari portatori di interesse.