Fantoni protagonista alla mostra di Roma per i 140 anni dell’Ufficio Brevetti
Il marchio e il design Fantoni rappresentano, all’interno di una selezione di 100 aziende, l’identità produttiva italiana nella mostra che è stata inaugurata oggi a Roma in Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’esposizione, nata per celebrare i 140 anni dell’Ufficio italiano marchi e brevetti e visitabile fino ad aprile, è intitolata “Identitalia – The iconic italian brands” e il centinaio di esempi esposti sono stati selezionati tra i Marchi Storici che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere grande il Made in Italy. Marchi e storie aziendali di tutti i settori merceologici. In quello dei mobili e dell’arredo sono stati scelti, oltre a Fantoni, nomi altrettanto prestigiosi del calibro di Cassina, B&B, Kartell e Flou.
Alla cerimonia inaugurale, oltre al ministro Adolfo Urso, hanno partecipato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, il presidente dell’Associazione Marchi Storici, Massimo Caputi, e i rappresentanti dei brand esposti.
Fantoni si presenta nella mostra con il suo marchio, celebre sulle riviste d’arredamento fin dagli Anni ’50, e con un elemento costruttivo ideato 55 anni fa e ancora oggi iconico: la giunzione a 45 gradi inventata dall’industria friulana e ancora oggi in produzione per alcune sue collezioni più iconiche di mobili da ufficio.
“Dal 1968 a oggi il taglio a 45 gradi è un elemento distintivo della nostra azienda ed è diventato un elemento di riferimento del mondo del design – spiega con orgoglio per l’invito ricevuto dal Ministero Paolo Fantoni, attuale presidente del gruppo industriale di Osoppo -. Questa innovazione ha fatto parte del primo importante progetto su cui mio padre Marco e Gino Valle lavorarono assieme, ovvero quello per la collezione di mobili inizialmente commissionati dalla Rinascente di Milano e poi realizzati per la sede della Zanussi di Porcia. Fu una collezione rivoluzionaria, non soltanto perché utilizzava una giunzione dei pannelli appunto a 45 gradi, ma anche perché per la prima volta aboliva qualsiasi gerarchia all’interno del personale: dirigenti e impiegati avevano tutti lo stesso tipo di mobili”.
Il dettaglio ingegneristico ha un valore principalmente estetico e richiede un maggiore costo realizzativo. Fu ideato, appunto, nel 1968 dal celebre architetto udinese Gino Valle – di cui si sono appena celebrati i cento anni dalla nascita ricordati con una mostra a Casa Cavazzini visitabile fino al 28 aprile – e dal collega tedesco Herbert Ohl per il programma Multipli. Valle, in particolare, dimostrò la sua ambivalenza creativa: non solo in architettura, ma anche nel design industriale, tanto da meritare nella sua prolifica carriera ben due premi Compassi d’Oro.
“Questa soluzione valorizza la superficie più che il volume, cioè il piano anziché lo spessore, e riduce il numero di linee di giuntura – continua Fantoni -. L’effetto visivo finale è una sorta di smaterializzazione del mobile che diventa così più leggero. Da oltre 55 anni è diventato un elemento distintivo della nostra produzione anche se nel corso del tempo è stato declinato attraverso almeno sei tecnologie produttive diverse che si sono succedute. Ancora oggi è una soluzione adottata in due nostre collezioni: quella di mobili direzionale Multipliceo e quella denominata, appunto, Quaranta5”.