Stato di agitazione per i lavoratori della Errebi di Majano
I lavoratori della Errebi – Rotolificio Bergamasco, riuniti in assemblea, hanno votato a larga maggioranza con una partecipazione di quasi il 60% degli aventi diritto, per la proclamazione dello sciopero.
“L’assemblea era stata convocata a valle dell’incontro avuto con l’azienda il 2 febbraio nell’ambito delle procedure di raffreddamento, in cui l’azienda ha respinto le richieste della RSU per un accordo di secondo livello che vedesse l’introduzione di un sistema premiante e della mensa aziendale, la corretta classificazione per tutto il personale applicato ed altri temi tra cui comportamenti discriminatori – spiega Riccardo Uccheddu della SLC-CGIL Udine -. Lo stato di agitazione era partito ancora prima dello scorso Natale, dopo il licenziamento di un lavoratore, iscritto al sindacato e componente degli organi dirigenti della SLC-CGIL di Udine. Lo sciopero è stato votato da quasi il 74% dei lavoratori partecipanti alle assemblee svolte in tutti i turni di lavoro”.
Ora la RSU aziendale di concerto con la Segreteria territoriale SLC-CGIL valuterà le azioni di astensione dal lavoro a supporto delle rivendicazioni sostenute dai lavoratori, “per spingere ad un accordo che porti un riconoscimento all’apporto dei lavoratori ai buoni risultati aziendali, che neanche durante l’emergenza pandemica hanno mai fermato gli impianti, ed in cui ad oggi non si è mai fatta alcuna contrattazione di secondo livello – aggiunge Uccheddu -. Ricordo che parliamo di un’azienda leader nazionale nei prodotti cartotecnici in rotolo, il cui fatturato aziendale è passato dai 26,76 milioni di euro del 2021 ai 36,22 milioni di euro del 2022”.