VIDEO – Operazione “Alto Impatto” della Polizia lungo la fascia confinaria tra Austria e Slovenia
Sabato mattina la Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione, nelle province di Aosta, Bolzano, Como, Cuneo, Imperia, Gorizia, Torino, Trieste e Udine che, dal 22 febbraio scorso, lo SCO e le Squadre mobili di Aosta, Bolzano, Como, Cuneo, Imperia, Gorizia, Torino, Trieste e Udine nonché le SISCO competenti, supportate da diversi equipaggi dei Reparti prevenzione crimine e da alcune unità di elicotteristi, hanno svolto attraverso mirate attività info-investigative in diverse aree delle citate province di retro-valico, notoriamente frequentate da soggetti, italiani e stranieri, i quali, lungo le direttrici frontaliere terrestri utilizzate dai migranti irregolari, sono dediti a reati di criminalità diffusa.
In particolare:
• in provincia di Udine, sono stati effettuati controlli lungo le direttrici di transito e di aggregazione di stranieri, con particolare riguardo alle comunità che ospitano minori stranieri non accompagnati. Con il supporto di elicotteri, inoltre, è stato effettuato un controllo in un’area dismessa di una ex caserma, diventata nel tempo luogo di accoglienza per circa 500 richiedenti protezione internazionale. Grazie ai controlli intensificati, si è proceduto all’arresto di un soggetto per possesso di documenti comunitari falsi finalizzato ad eludere normativa flussi/immigrazione e ad un denunciato in stato di libertà per lo stesso reato.
• nella provincia di Gorizia, sono stati effettuati controlli nei pressi della linea confinaria e lungo le principali direttrici di transito, nonché presso le strutture ricettive ed appartamenti abitualmente utilizzati dagli stranieri irregolari;
• in provincia di Torino, sono stati svolti servizi mirati nelle aree delle stazioni di Torino e provincia, dei valichi di frontiera, delle autolinee dei pullman con tratta internazionale; inoltre, sono stati rinforzati i servizi nei principali luoghi di aggregazione con controlli agli Internet Point ed ai Market gestiti da stranieri, nonché organizzati servizi volti al contrasto dello sfruttamento della prostituzione; durante i controlli anzidetti si è proceduto all’arresto di 1 un soggetto e alla denuncia di ulteriori 10 soggetti a vario titoli per reati previsti dal Testo Unico Immigrazione;
• in provincia di Trieste, le attività hanno interessato le frontiere terrestri (valichi di Rabuiese, Fernetti) e marittime, nonché le principali arterie che dal confine della vicina Slovenia conducono a Trieste, nonché verso l’autostrada che collega la città a Venezia. I controlli sono stati effettuati anche in zone cittadine dove abitualmente stazionano gli stranieri, compreso un ex magazzino abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria cd. Silos, noto luogo di aggregazione e rifugio di stranieri senza fissa dimora non rientranti nel sistema di accoglienza, irregolari che giungono illegalmente nel territorio nazionale attraverso la rotta balcanica, per raggiungere successivamente i Paesi del nord Europa. Durante i servizi anzidetti si è proceduto all’arresto di un soggetto per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sequestro di persona;
Le attività hanno consentito di conseguire, tra le altre cose, i risultati sotto riportati:
• 44 persone arrestate per stupefacenti, favoreggiamento immigrazione clandestina e come destinatari di provvedimenti restrittivi. ;
• 151 persone denunciate per reati vari;
• 12.071 persone identificate;
• oltre 2000 dosi di hashish e cocaina sequestrate;
• elevate circa 100 sanzioni amministrative al codice della strada e per illeciti in attività commerciali.
L’operazione ha colpito diversi gruppi criminali locali che, nel contesto sopra descritto, sono attivi soprattutto nella gestione di piazze di spaccio in cui agiscono stranieri irregolari.
Inoltre dal mese di ottobre 2023, dopo il ripristino dei controlli ai confini con la Slovenia, la Polizia di frontiera ha arrestato 90 persone, di cui 50 per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. In totale sono invece 362 le persone denunciate per crimini cosiddetti transfrontalieri, come ad esempio importazione di sostanze stupefacenti, possesso di armi e contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Durante i controlli, realizzati h24 presso i valichi di Trieste, Gorizia, Cividale del Friuli e Tarvisio, sono state identificate oltre 50.000 persone e sequestrati numerosi veicoli, molti dei quali utilizzati per favorire il passaggio irregolare di immigrati clandestini o per occultare droga e armi.
In varie occasioni, le persone denunciate hanno tentato di far entrare nel territorio italiano del carburante, senza il versamento delle accise previste, o preziosi frutto di riciclaggio.
Al valico di Gorizia, inoltre, sono stati sequestrati 90 cuccioli di cane, provenienti dall’est Europa, trasportati, in auto e furgoni, senza le dovute certificazioni sanitarie e in pessime condizioni igieniche.
Di recente, al confine di Fernetti (Trieste), un cittadino rumeno è stato arrestato perché destinatario di un ordine di esecuzione, emesso dal Tribunale di Chieti, per un cumulo pene detentive da scontare in carcere.
Infine, a Coccau (Tarvisio), un uomo di origini albanesi, prima di essere bloccato dai poliziotti, nel tentativo di evitare i controlli, si è dato alla fuga ed ha imboccato, con l’auto carica di minori stranieri irregolari, la pista ciclabile transfrontaliera.