La strada Tuglia-Cjampizzulon approda in Consiglio Regionale
La strada forestale in corso di realizzazione tra il Rifugio Cjampizzulon e Malga Tuglia, nei Comuni di Rigolato e Forni Avoltri, approda in Regione. Questa mattina, con inizio alle ore 10, si terrà infatti un’Audizione presso la quarta commissione (Ambiente) del Consiglio Regionale.
I rappresentanti del C.A.I., di Legambiente, del Comitato “Salviamo i sentieri Cai 227-228” e di Consumatori Attivi avranno modo di ribadire i motivi di contrarietà ad un progetto “che, oltre a sfregiare uno degli itinerari escursionistici più belli delle nostre Alpi, non appare giustificato né da esigenze di utilizzo boschivo (in zona esistono bellissimi boschi di larice che hanno una funzione protettiva), né agro-pastorali (Malga Tuglia è già raggiunta da due strade che partono da Forni Avoltri e dal Centro di Biathlon e vedrà sottratto dal nuovo sedime viario oltre un ettaro di superficie al proprio pascolo) – si legge in una nota del Circolo Legambiente della Carnia-Val Canale-Canal del Ferro –. I problemi di carattere idrogeologico, che avrebbero poi dovuto sconsigliare la realizzazione di un’infrastruttura viaria sul versante settentrionale del Monte Pleros, dove sono presenti quattro canaloni attivi, sono emersi con tutta la loro evidenza già la scorsa estate. In corrispondenza dei punti più critici la strada è stata asportata dalle colate detritiche che si verificano in occasione di ogni precipitazione appena un po’ intensa. Nel tratto realizzato ex novo, tra il Rifugio Cjampizzilon ed i ruderi di Casera Campiut di Sopra, invece, sono stati gli stessi lavori eseguiti su un versante particolarmente scosceso ed instabile a provocare due frane con rotolamento di massi e detriti lungo il pendio. Si può parlare in questo caso di un dissesto provocato non da eventi atmosferici estremi, ma dalla semplice azione dell’uomo”, conclude la nota dell’associazione ambientalista.