La segretaria del Pd Fvg Conti: «Carnia abbandonata dalla destra»
Con un incontro pubblico e approfondimenti con amministratori del territorio, tra venerdì e ieri i vertici regionali del Pd hanno messo al centro dell’attenzione i problemi della montagna e le emergenze più attuali di Tolmezzo e della Carnia. Accompagnata da Marco Craighero, membro della segreteria regionale e segretario del circolo dem tolmezzino, la segretaria regionale Caterina Conti ha aperto il suo giro incontrando il presidente della Comunità di Montagna della Carnia Ermes De Crignis. In seguito all’albergo Roma la segretaria, la deputata Debora Serracchiani e il consigliere regionale dem Massimo Mentil hanno esposto a tutto campo le proposte del Pd per l’Italia, la regione e in specie la montagna. Sabato mattina Conti si è divisa tra incontri istituzionali nei comuni di Prato Carnico e Paluzza e visite alle locali attività produttive e commerciali.
“La montagna friulana è abbandonata dalla destra”, è stato il lapidario giudizio della segretaria Pd Fvg, che ha precisato: “La vicenda della frana di Monte Croce Carnico è solo l’ultimo esempio del disinteresse per questo territorio fondamentale della regione. Quella frana blocca un’arteria cruciale mettendo in difficoltà l’economia di un intero territorio e spezzando i legami tra popolazioni amiche. Ringrazio il consigliere Mentil, i sindaci e gli amministratori locali, i circoli del Pd con le persone, per l’impegno eroico a difesa delle nostre comunità”.
“Basta propaganda e si passi ai fatti – ha chiesto Conti – con una fiscalità agevolata e provvedimenti concreti e strutturali che servano davvero al rilancio della montagna”.
La scena dei dibattiti e dell’attività parlamentare è stata tratteggiata da Debora Serracchiani anche in relazione alle iniziative per il territorio, mentre sui temi dell’opposizione in Consiglio regionale si è soffermato Massimo Mentil. A partire dalla frana di Monte Croce che “è specchio di questa giunta regionale” e dove “si è perso tempo in chiacchiere che hanno mascherato le divisioni interne, equilibrismo della Amirante e l’inesistenza del presidente Fedriga”. “Sulla montagna non c’è una visione – ha aggiunto il consigliere dem – come emerge dalle ingenti risorse che la regione riversa ma senza la strategia e una pianificazione che in montagna sarebbero essenziali”. Dando conto della battaglia durante l’ultima legge di bilancio regionale, Mentil ha sostenuto che “il Pd deve portare sempre più sui territori le problematiche della sanità, amplificate in Alto Friuli tanto da far mettere in dubbio il punto nascita di Tolmezzo. In più gli eletti della maggioranza non intervengono”.
Craighero ha sottolineato che “si concentrano le risorse in investimenti sbagliati di cui le piste da sci a bassa quota sono solo un esempio tra i tanti, mentre si ignora la necessità di investire sul dissesto idrogeologico e intanto restano chiusi collegamenti viari cruciali, si pensi solamente al Ponte sul Fella”. “Grave – ha aggiunto il segretario dem del Tolmezzino – il disinteresse della Regione su questioni ambientali impattanti come l’elettrodotto Wurmlach Somplago e le centrali di cogenerazione della Siot”.