Mentil: «Lago di Cavazzo, lo studio commissionato dalla Regione non ne garantisce la tutela»
«La rinaturalizzazione del lago di Cavazzo è una necessità reale e assoluta, ma dallo studio commissionato dalla Regione emerge che questo risultato non viene garantito».
Lo afferma il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) a margine dell’incontro che si è tenuto ieri sera nella sala consiliare del municipio di Trasaghis per illustrare lo studio commissionato dalla Regione per approfondire le interazioni tra la centrale idroelettrica di Somplago e il Lago di Cavazzo.
«Dallo studio emergono gli impatti negativi che il lago ha subito dall’attività della centrale di Somplago gestita da A2A negli anni – prosegue Mentil -. Questi impatti negativi riguardano in primis l’equilibrio ambientale, della fauna ittica, all’acqua diventata torbida, fino al fango e melma che emergono a seguito dell’attività. Tutti questi fattori compromettono l’esistenza stessa del lago e questo ha generato una forte preoccupazione da parte dei residenti e dei dei sindaci, ai quali è mancato il sostegno da parte della politica. Infatti, durante l’incontro è purtroppo emersa l’assenza della politica regionale: come siamo ormai abituati, quando ci sono situazioni spinose l’assessore alla Difesa dell’ambiente Scoccimarro non si presenta, ma demanda e delega alla direzione, che ieri era presente con il vicedirettore. La preoccupazione aumenta, inoltre, anche per il progetto del Consorzio di bonifica del canale Sade che, soprattutto nella zona del lago dei Tre Comuni, porta con sé una serie di perplessità alle quali va data risposta», conclude l’esponente dem.