Sappada, il sindaco Piller Hoffer: «Dopo 20 anni di amministrazione è terminato un ciclo»
A Sappada nel mese di giugno si andrà a votare non solo per le Europee ma soprattutto per il rinnovo dell’amministrazione locale. Non si ricandiderà, dopo i due recenti mandati Manuel Piller Hoffer, sindaco uscente della località montana, geometra, classe 1981, eletto il 26 maggio del 2019. Abbiamo chiesto al sindaco uscente di stilare un bilancio dei 10 anni di amministrazione da lui condotta. “I due mandati sono stati sicuramente caratterizzati da alcuni eventi eccezionali come il cambio di Regione, Vaia, Covid, nevicate straordinarie – riferisce Manuel Piller Hoffer – nonostante questo abbiamo cercato di operare per migliorare la nostra Comunità, ricordo alcuni dei principali interventi quali la valorizzazione dei Borghi Storici di Cima Sappada, la realizzazione di aree ricreative dedicate a bambini e famiglie e di importanti opere di riqualificazione come marciapiedi, illuminazione pubblica, strade, piazze, messa in sicurezza degli edifici pubblici”.
Non di facile gestione il cambio di appartenenza da una regione all’altra, che risale al 2017. “Sicuramente il cambio di Regione è stato un momento non facile da gestire dal punto di vista amministrativo; da un giorno all’altro abbiamo dovuto cambiare ogni riferimento su materie quali sanità, istruzione, trasporti; abbiamo operato per evitare i disagi al cittadino collaborando in primis con il Prefetto e gli Uffici Regionali, e con un importante supporto dei nostri dipendenti comunali. Un percorso difficoltoso affrontato a testa bassa, e con pragmatismo che oggi forse viene dato per scontato”, ricorda il sindaco che spiega anche la scelta di non candidarsi per la terza volta: “Dopo 10 anni da assessore e 10 da sindaco ritengo sia terminato un ciclo, un’esperienza che ha richiesto molto impegno e sacrifici sia dal punto di vista familiare e lavorativo, mi prendo quindi una breve pausa”. Alla domanda di cosa vorrebbe venisse portato avanti dalla prossima amministrazione Piller Hoffer ci spiega “In questo ultimo anno abbiamo avviato una serie di progettualità importanti, che mi auguro vengano portate a compimento, penso al Palazzetto dello Sport, al secondo stralcio della riqualificazione di Cima Sappada, al rifacimento dei marciapiedi in B.ta Lerpa, BiciPlan, queste solo le principali. Un progetto importante è stato il Piano Strategico Sappada 2050, un documento di analisi nato dalla collaborazione tra cittadini, portatori di interesse e Università di Ferrara, che spero potrà essere un punto di partenza per le future programmazioni. Nel percorso partecipativo è emerso un paradosso: rispetto alle possibilità offerte dalla Regione, vengono avanti problematiche non trascurabili come il calo demografico, il mancato ricambio generazionale e la perdita di imprenditorialità locale, fattori che portano, se non considerati, ad un lento impoverimento della Comunità”.
Alla domanda su cosa abbia comportato il cambio di regione Piller Hoffer non manca di pungolare i suoi compaesani: “Il passaggio ha comportato un grosso lavoro burocratico-amministrativo, abbiamo però avuto fin da subito il supporto della Regione sia nella fase di riorganizzazione sia dal punto di vista del sostegno economico. Sicuramente con il passaggio sono aumentate le possibilità economiche, ma rileviamo delle difficoltà: la Regione supporta, ma ci deve essere la contestuale risposta della Località per non cadere nell’assistenzialismo e nell’apatia”.