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VIDEO – Isola di Stavoli, il festival nel borgo più isolato d’Italia, ritorna a metà giugno

Dal 13 al 16 giugno prossimi torna l’isola di Stavoli, seconda edizione del festival nato nel borgo più isolato d’Italia, nel comune di Moggio Udinese. Tante le novità e le conferme a calendario, in un palcoscenico naturale che ospiterà spettacoli d’arte, musica, teatro e laboratori immersivi nella natura, richiamando artisti e performer da tutta Italia.Il tutto per dare nuova linfa a questi spazi, valorizzandone l’attuale vocazione eremitica. Se lo scorso anno il progetto isola di Stavoli era nato come una scommessa, quest’anno possiamo parlare di una grande conferma, anche grazie al riconoscimento e al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia che finanzia il festival e le residenze artistiche Risvegli.

Il “borgo più isolato d’Italia”, piccola frazione oggi disabitata nel comune di Moggio Udinese raggiungibile solo a piedi con una camminata di un’ora circa, si prepara ad accogliere partecipanti, artisti, musicisti e performer per una 4 giorni di totale immersione nella natura.

Il festival, fortemente voluto dall’Associazione Uponadream in collaborazione con l’Aps Amici di Stavoli, è diventato non soltanto un simbolo, ma anche punto di incontro per chi sente forte il bisogno di disintossicarsi dai ritmi degli spazi urbani, apprezzando la mancanza di un collegamento virtuale a favore di una riconnessione con sé stesso e con l’ambiente.

Oggi per noi Stavoli è il luogo dove trovare un’offerta culturale e creativa di qualità, un punto di incontro per artisti e creativi di tutta Italia. L’unicità di questo progetto è quella di portare spettacoli autentici in un contesto montano unico, dove ogni attività si svolgerà in totale sintonia con il luogo. L’obiettivo è stimolare la connessione tra l’uomo e l’ecosistema in cui vive attraverso una ricerca artistica collegata a percorsi legati al benessere e alla crescita personale –  racconta Giulio Venier, tra i fondatori del progetto -. Lo scorso anno è stato palpabile l’entusiasmo generato da una comunità di persone che si è trovata a condividere non solo esperienze, laboratori e attività con artisti e professionisti negli spazi del borgo, ma anche a convivere in luoghi unici nel loro genere, fermi nel tempo. Abbiamo condiviso la magia di una notte radunati attorno a un falò, il piacere di raccontarci con la musica della natura in sottofondo, la magia di risvegliarci in una cornice di immensa suggestione, Stavoli”.

Il programma del festival 2024 sarà all’insegna della continuità con l’edizione zero che lo ha preceduto, con una veste più matura e se possibile ancora più profondamente ancorata agli spazi di Stavoli. Tra le conferme il fisarmonicista Paolo Forte, il quintetto di musica tradizionale irlandese Green Waves e il trio Treeorganico, per fare qualche esempio. “Crediamo fortemente nel nostro territorio e vogliamo portare sul palco le voci che lo rappresentano, mettendo in luce una proposta forte e al contempo giovane. Non a caso gran parte dei performer è under 35, una scelta maturata dal desiderio di dare spazio ai talenti più giovani” racconta Venier.

Tra le novità in programma spiccano i nomi del performer Mattia Cason, che con lo spettacolo “Sui sentieri per l’Europa” accompagnerà lo spettatore alla riscoperta delle radici afroasiatiche della “civiltà europea”, interpretando le migrazioni contemporanee; Manuel Buttus, attore, drammaturgo e regista del teatrino del Rifo, in scena con lo spettacolo “È un mondo difficile”; Esenco Dance Movement, un duo pugliese composto dalle danzatrici Antonella Albanese e Cassandra Bianco, che con lo spettacolo “ConTatto Con -tatto” si muoveranno in un inno all’ascolto silenzioso, necessario per ritrovare un allineamento con noi stessi e l’ambiente che ci circonda. E poi ancora il cantautore carnico Alvise Nodale, il trio di musicisti folk Pucci-Venier-Forte, noti per rivisitare in chiave jazzistica e con sonorità contemporanee musiche legate ai filoni più tradizionali, che a Stavoli porteranno lo spettacolo inedito “Sta-voli pindarici”, e il duo Alberto Sergi e Giorgio Parisi che esplora un repertorio popolare che viaggia da Friuli al Salento.

Non mancheranno infine le attività e i laboratori, fiore all’occhiello del festival. Bagni di gong, astrotrekking, danza della terra, acroyoga, barefooting, forest bathing, ma anche tante escursioni ed esperienze all’aria aperta, solo per citarne alcune.

Un’altra grande novità di questa nuova edizione è l’avvio del progetto di residenze artistiche Risvegli. Dall’8 al 13 giugno 2024 Stavoli ospiterà giovani artisti e artiste under 35, trasformando alcune abitazioni in vere e proprie residenze in cui i performer potranno prepararsi e sperimentare nuove arti performartive, vivendo il borgo ed esibendosi poi nelle giornate del Festival. I performer vincitori del contest sono il duo italo-spagnolo formato da Cecilia Bartolino e Carlos Aller, e l’attore e regista Omar Giorgio Makhloufi, che con la loro arte interpreteranno il tema del “risveglio”.

“Immaginiamo Stavoli come il luogo dov’è possibile trovare un’offerta culturale e creativa di qualità, un punto di incontro per artisti e creativi della nostra regione. Questo progetto ha l’ambizione di diventare un modello nuovo e virtuoso di sviluppo sociale e culturale, creando nuove opportunità per le comunità di montagna e ridando vita al borgo più isolato d’Italia”, conclude l’organizzatore del Festival.

Maggiori info, modalità di iscrizione al Festival e acquisto biglietti: https://isoladistavoli.it