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Approvato il Piano comprensoriale per lo sviluppo della zootecnia in Carnia

Il comitato esecutivo della Comunità di montagna della Carnia ha licenziato all’unanimità il Piano comprensoriale per lo sviluppo della zootecnia in Carnia, un elaborato esecutivo che analizza lo stato di fatto del settore zootecnico in Carnia, valutando nel contempo possibili scenari di  intervento, considerando che la Comunità dispone di risorse finanziarie messe a disposizione  dall’Amministrazione regionale nell’ambito della Concertazione per investimenti delle annualità 2022-2024 proprio per lo sviluppo della zootecnia di montagna. 

“Un passaggio significativo, che vede nuovamente la Comunità di Montagna della Carnia protagonista nello sviluppo di  infrastrutture agricole in montagna – commentano dall’Ente comprensoriale -. Infatti già anni fa i primi interventi hanno visto sorgere nei comuni di  Sutrio, Ravascletto e Preone le prime stalle: adesso sarà la volta di Verzegnis, Forni di Sotto e Socchieve.  La scelta di investire in questi tre Comuni non è stata affatto casuale: i redattori del Piano zootecnico, esperti del settore incaricati dalla Comunità, hanno studiato a fondo la vocazione foraggera e zootecnica dei territori, le localizzazioni e la presenza o meno di imprese agricole insediate nei comuni candidati alla realizzazione delle nuove stalle. In sostanza praticamente una raccolta ragionata di informazioni necessarie ad effettuare le giuste scelte. La valutazione ed il confronto dei dati acquisiti ha permesso ad ogni Comune candidato di ottenere un  punteggio complessivo che assegna il valore più alto al sito più vocato all’investimento che, nel caso del Piano approvato dall’esecutivo della Comunità, risultano essere appunto Verzegnis con l’area PIPA in località Santo Stefano, seguito da Forni di Sotto con la località Nuvries in area PIPA, entrambi con destinazione stalla per caprini in abbinamento con malghe comunali, e infine Socchieve, località Cuviis, con destinazione agriturismo”. 

Inoltre è stato dato avvio ad un’attività partecipativa attraverso una manifestazione di interesse per insediamento di attività zootecniche nelle nuove infrastrutture della Comunità di montagna, alla quale hanno aderito circa una decina di giovani interessati all’avvio di un’azienda agricola in montagna.