Malborghetto, Risonanze Festival apre con “GO! Into the Forest” e “tARTini bis”
Domenica 2 giugno si aprirà il sipario sulla nona edizione di “Risonanze Festival”, kermesse che riporta gli strumenti lì dove sono nati e che vi accompagnerà per tutto il mese di giugno con un’edizione estesa. Il via ufficiale sarà dato dall’inaugurazione dell’esposizione GO! Into the Forest che alle ore 17 all’interno del Palazzo Veneziano di Malborghetto condurrà all’interno di una mostra sensoriale. Un’ora dopo, alle 18 nella chiesa della Visitazione di Maria e S. Antonio, la prima delle tante esibizioni previste durante i prossimi quattro fine settimana. Il festival si apre con “Atmosfere Mitteleuropee”, concerto inaugurale di Massimo Mercelli (flauto) accompagnato dalla FVG Orchestra diretta dal Maestro Fabrizio Ruggero su musiche di Tartini, Mozart e Schubert.
PALAZZO VENEZIANO DIVENTA SERRA
“Risonanze Festival” non ha mai nascosto la sua indole green e quest’anno, grazie a una speciale mostra che farà diventare le sale del museo delle piccole serre, sarà la Foresta Millenaria di Tarvisio a “invadere” gli spazi del Palazzo Veneziano. Dal 2 al 31 giugno la verità della natura in Val Saisera si mostra attraverso GO! Into the Forest, progetto della Comunità di Montagna Canal del Ferro Valcanale a cura di Lara Magri, che integra vere aree vegetali con grandi immagini del fotografo tarvisiano Carlo Spaliviero. Aree in cui poter toccare direttamente la natura magari rannicchiandosi dentro tronchi di legno per ascoltare i suoni del bosco, in perfetta armonia con lo spirito del festival. «A Palazzo Veneziano abbiamo voluto immaginare una mostra immersiva che interessi i cinque sensi – racconta Magri – con la parte visiva che porta a un viaggio nella foresta in tutte le stagioni e da diverse prospettive». Insieme alle gigantografie del bosco, esposte nelle sale del Palazzo si trovano anche le sculture della giovane artista Alessandra Aita che, quasi dal sottobosco, fanno emergere le cortecce come se prendessero vita trasformandosi in forme umane. «La parte sonora è curata da Alessio Sorato – aggiunge Magri – ed è una sorta di colonna sonora della mostra che vede sovrapposte delle registrazioni effettuate direttamente nei boschi a effetti di sound design». Per quanto riguarda la parte olfattiva, la mostra sarà aromatizzata dall’essenza dedicata a “Risonanze Festival” creata dal maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro. La mostra GO! Into the Forest è preceduta da una saletta concerti con alcune sedute e isole vegetali ricavate nei tronchi, dove poter gustare tisane preparate con gli estratti provenienti dai prati della Valcanale.
«È un percorso ricco di magia che ci permette di sognare immergendoci con il pensiero e la fantasia nel bosco, con immagini, suoni e profumi che risvegliano emozioni e sensazioni uniche». Carlo Spaliviero è un tarvisiano e farmacista con una vita dedicata alla fotografia che nel 2016 gli è valso il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia. Dopo aver lavorato per un lungo periodo in un noto studio fotografico pubblicitario di Udine, ha scelto di dedicarsi al reportage in bianco e nero attuando una ricerca personale sulle diverse realtà vissute dai bambini dei Paesi visitati. Per molti anni fotografa la gente comune grazie a immagini “rubate”, quindi decide di svolgere una ricerca diversa, lavorando in studio, realizzando una serie di ritratti di donne.
TARTINI “INAUGURA” RISONANZE
Sarà come sempre la FVG Orchestra a dare il “La” a “Risonanze Festival”: domenica 2 giugno alle ore 18, nella chiesa della Visitazione di Maria e S. Antonio di Malborghetto, Fabrizio Ruggero dirigerà l’Incompiuta di Franz Schubert e pagine per flauto e orchestra assieme all’artista Massimo Mercelli. Il concerto di apertura di Risonanze 2024 è un evento inserito nell’ambito del progetto Interreg Italia – Slovenia “tARTini bis”. Il progetto europeo punta alla valorizzazione della figura del compositore Giuseppe Tartini e della cerchia dei suoi allievi ed estimatori attivi in tutta Europa: il patrimonio tartiniano, attraverso studio, ricerca e digitalizzazione, viene reso disponibile ad un pubblico sempre più ampio e transfrontaliero. Italia e Slovenia sentono la responsabilità di curare nel mondo il lascito del maestro nato a Pirano, opera che si configura come un vero e proprio ponte culturale tra le nostre regioni. Quale luogo migliore dove riportare la musica tartiniana quindi se non Malborghetto e Risonanze, spazi di confine da sempre attraversati da compositori e musicisti sotto lo sguardo silente degli abeti di Risonanza. L’arte della liuteria trae dalla Valcanale strumenti straordinari ormai presenti in tutte le orchestre del mondo, quei violini ai quali Tartini stesso ha dedicato non solo concerti e pagine musicali straordinarie, ma anche dissertazioni su principi armonici ed aspetti tecnici legati alla prassi esecutiva dell’epoca. E in quest’ottica a Risonanze il dialogo tra gli esperti di Tartini si arricchisce del prezioso contributo degli artigiani della musica, demandati a dare voce a quel legno tagliato dai boschi della nostra foresta, seguendo procedure e progetti risalenti proprio all’epoca del compositore. In esecuzione il Concerto per flauto in sol maggiore di Giuseppe Tartini, il Concerto per flauto n. 1 in sol maggiore, K313 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, D 485 di Franz Schubert conosciuta come “Incompiuta”.
Il cartellone completo di Risonanze è consultabile su www.risonanzefestival.com dove si può prenotare la partecipazione alle varie attività. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito internet www.risonanzefestival.com e attraverso la pagina Facebook “Risonanze” ed Instagram “Risonanze Festival”.