Dopo 5 anni è ritornato lo spettacolo della Lussari Bike
Si è svolta ieri la Lussari Bike, reinserita in calendario dopo 5 anni causa pandemia ed in seguito all’allestimento della strada per il Giro d’Italia dello scorso anno, che avevano impedito lo svolgimento della più longeva delle gare regionali di mtb, tra le più classiche anche a livello nazionale.
Duecento i concorrenti accreditati per questa 31ª edizione, 167 gli atleti giunti fino al Santuario dopo 23 km.
Primo colpo di pedale alle 10.05 a Camporosso zona Telecabina Lussari e già nel Vuom sono cominciate le prime schermaglie: il gruppone si è assottigliato per il ritmo serrato imposto dai battistrada. In località Prati Oitzinger, all’attacco della salita che ha consacrato Roglic vincitore del Giro dello scorso anno, la gara ha preso forma, con Ramon Vantaggiato (Velociraptors, campione italiano uphill 2020) già in testa con una quindicina di secondi sull’inseguitore Rafael Visinelli. A seguire dopo un minuto circa un gruppetto composto da 8 concorrenti. Sui tornanti del Lussari non c’è storia, Vantaggiato ha inserito il “turbo” e ha fatto “cemento” bruciato sulle irte lussarine rese più sopportabili dal fondo perfetto post Giro 2023. Vantaggiato ha concluso la prova in 1h09’20”, staccando Visinelli di ben 4’52” (4’30” solo sul tratto di salita). La triestina Michela Baf (Generali Trieste) ha chiuso in 1h50’21”, precedendo Antonia Berto (Delizia Bike) di quasi 9′; terza Lucia Boschetti (Capodivento). Da segnalare le performance di Andrea Bravin dei Caprivesi (1h16’40”), primo nei Master 2, David Bevilacqua (Cussigh Bike) con 1h18’55” e del evergreen austriaco Roland Maier con 1h32’07”.
Il memorial Remo Macor, compianto presidente del Pedale Tarvisiano, organizzatore della gara, è andato al vincitore speciale classifica del miglior “scalatore”, ovvero Vantaggiato, con il tempo di 37’58”.
(foto di Carlo Spaliviero)