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Finanziati due progetti culturali della Comunità di montagna della Carnia per il territorio

Il fotografo Giuseppe Schiava e la moglie Maria sulla vetta del monte Cimon, 1930 circa.
Archivio famiglia Schiava-Doriguzzi, Sutrio – Fototeca territoriale CarniaFotografia

Prosegue l’attività dell’Ente territoriale volta a sviluppare iniziative culturali a beneficio del territorio carnico: due progetti elaborati dagli uffici della Comunità di montagna, infatti, hanno ottenuto il finanziamento dalla Regione FVG e presto verranno avviati.

Si tratta rispettivamente di CarniaFotografia 4.0 – Archivio Fotografico Digitale per la Carnia e Sconfinare, germogliare. Viaggio tra memoria e presente nelle giovani famiglie di Carnia. Fil Rouge tra i due progetti è la volontà di promuovere la conoscenza e l’osservazione del nostro territorio documentandone i cambiamenti nel tempo: del paesaggio, della cultura, della società.

Il Progetto CarniaFotografia 4.0 coinvolge una realtà già esistente, CarniaFotografia, la fototeca della Carnia: nata nel 2007, sostenuta dalla Comunità e con il supporto operativo del Circolo Culturale Fotografico Carnico; la fototeca negli anni ha raccolto, digitalizzato e inventariato un cospicuo numero di fondi fotografici carnici, garantendo la conservazione di preziose testimonianze locali. Il progetto di cui è protagonista, finanziato dall’avviso per “Interventi a favore degli operatori culturali volti a promuovere l’uso di soluzioni ICT e realtà aumentata”, mira a dotarsi di un portale che permetterà da un lato di digitalizzare e inventariare il patrimonio fotografico locale, dall’altro a fruirne, mediante la creazione di punti di consultazione nelle vallate. Questi punti – in prevalenza biblioteche – saranno occasione di incontro, aggregazione e socializzazione nei paesi, intorno alle immagini del proprio passato. Quattro comuni – Tolmezzo, Ampezzo, Ovaro e Sutrio – e il Circolo Culturale Fotografico Carnico sono i partner del progetto, che ha un budget di 98.698 euro in due anni, interamente coperto dal contributo regionale.

Il progetto Sconfinare punta invece a “fotografare” un aspetto della contemporaneità: la scelta di giovani coppie di fare famiglia e restare a vivere in montagna. Una prima fase del lavoro sarà dedicata a una ricerca di carattere antropologico, per la creazione del contesto, seguita dalla realizzazione di documentazione audiovisiva. La restituzione del lavoro di ricerca avverrà nella forma di incontri dibattito aperti al pubblico, nell’allestimento di una mostra temporanea che potrà poi divenire itinerante, la pubblicazione di un prodotto editoriale. I partner, in questo caso, sono i Comuni di Ovaro, Paluzza, Prato Carnico, Ravascletto e Socchieve, oltre all’Università di Udine attraverso l’Archivio Etnotesti del Dipartimento di Lingue e Letterature, Formazione, Comunicazione e Società. In aggiunta al contributo regionale di 20.000 euro, il progetto beneficia di un ulteriore finanziamento di 2.000 euro dalla Fondazione Friuli.