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Tiziano Moia settimo nella Coppa del Mondo di corsa in montagna

Gran prova di Tiziano Moia nella Grossglockner Mountain Run, in Austria, terza tappa della Coppa del Mondo di corsa in montagna. A Heiligenblut il trentatreenne della Gemonatletica si è piazzato settimo, nettamente il migliore degli italiani, non andando lontano dall’essere il primo non keniano al traguardo al termine di una gara caratterizzata da nebbia, pioggia, vento fino a 30 km/h e una temperatura di soli 9 gradi. Ai piedi della montagna più alta dell’Austria, gli atleti sono stati impegnati su un tragitto di 13.46 km (dislivello 1300 metri), con traguardo posto a quota 2369. Il successo è andato in 1h10’04” a Richard Omaya Atuya, che ha preceduto di 21″ Josphat Kiprotich e di 2’38” Michael Selelo Saoli, con Paul Machoka a completare il poker keniota a 3’41”. Seguono a 3’42” il tedesco Lukas Ehrle e a 3’53” il connazionale Filmon Abraham. Moia chiude a 4’02”, quindi a soli 21″ dalla quarta posizione. La corsa era divisa in tre settori e nell’ultimo il venzonese ha realizzato il miglior tempo assoluto. «Gare di altro profilo come queste meritano sempre di essere disputate, perché è qui che capisci a che livello sei e quanto si debba correre forte – racconta Moia -. Sono stato davvero felice di competere e giocarmela contro atleti fortissimi». Il runner friulano racconta poi la competizione: «Ho corso una gara intelligente, difendendomi sui tratti a me poco congeniali e attaccando negli ultimi 20 minuti, dove non a caso sono stato il più veloce. Incredibilmente sulla ripida scalinata finale avevo ancora parecchie forze, perciò l’unico rammarico è di non essermi reso conto in tempo, a causa della nebbia, di avere tre atleti subito davanti, altrimenti sarei andato a tutta una volta staccato chi era con me all’inizio del tratto ripido. Una lezione da imparare, che comunque non mi leva la soddisfazione di essere andato piuttosto forte e la consapevolezza di avere una buona condizione».