Artegna, visita al Colle di San Martino con l’Ecomuseo delle Acque
L’area sulla quale opera l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese comprende pianura e rilievi, prealpini e collinari. Fanno tutt’uno, nel senso che la pianura, alluvionale, si fonda letteralmente con le alture che la cerchiano, alte o basse che siano. E proprio questa ambivalenza territoriale sarà il tema di un fine settimana dedicato dall’Ecomuseo alla storia e alla natura, per comprendere le tante facce di un paesaggio che nel tempo si è trasformato e che l’uomo ha adattato. D’altra parte il Campo di Osoppo-Gemona è sempre stata un’area di passaggio per popoli, eserciti e carriaggi lungo l’asse nord-sud, talvolta neppure transitabile a causa della tracimazione delle acque del Tagliamento e dei corsi che dal Tagliamento sono alimentati (perché è il Tagliamento che perdendo le acque nel materasso alluvionale, composto da sedimenti grossolani, le fa poi filtrare fino alla fascia delle risorgive).
Si inizia sabato 20 luglio con una visita al Colle di San Martino nel Comune di Artegna, condotta dall’archeologa Natascia Fasiolo (ritrovo alle 18, necessaria la prenotazione al 338 7187227.). Il rilievo, situato in una posizione strategica di controllo e difesa della piana, conserva i resti del castrum longobardo, a cui sono seguiti altri insediamenti che fanno dell’altura un luogo di straordinario interesse storico. Sarà possibile accedere alla Pieve cinquecentesca e al Castello Savorgnan, che espone i reperti recuperati nel corso delle diverse campagne di scavo.
Dal colle lo sguardo si allarga sulla piana che domenica 21 luglio sarà oggetto di un’escursione con la guida naturalistica Saimon Ferfolja, alla scoperta delle sorgenti del fiume Ledra nel comune di Buja e delle rogge scavate dalla popolazione a favore di mulini, segherie e lavatoi. Ritrovo alle 17 in Piazza delle Acque a San Floreano, con info e prenotazione chiamando sempre il 338 7187227.
(foto di Graziano Soravito)