TOLMEZZO- Un centro territoriale scolastico per l’Alto Friuli
Sono state presentate della sede tolmezzina della Provincia di Udine le linee guida per la formazione di un Centro territoriale per i servizi scolastici dell’Alto Friuli. Davanti ad una folta platea costituita dai rappresentanti degli istituti scolastici di Valcanale, Canal del ferro, Carnia e Gemonese, delle due Comunità Montane competenti per tale territorio, di Euroleader, dei Centri per l’impiego e dell’Azianda sanitaria, l’assessore provinciale Paride Cargnelutti e Igino Piutti hanno illustrato in dettaglio l’iniziativa. «A fronte della delibera di giunta regionale dell’agosto 2004 – ha spiegato Piutti – che prevede la concessione di finanziamenti a favore delle province per lo sviluppo di servizi territoriali a sostegno dell’autonomia delle scuole, abbiamo dato vita al progetto “Domanda ed offerta di formazione: un incontro possibile. Il centro territoriale servizi scolastici dell’Alto Friuli”, pensato con l’obiettivo di mettere a sistema il servizio scolastico dell’area montana, integrando la scuola con il territorio sotto un’unica regia».
Com’è stato evidenziato nel corso dell’incontro, non si tratta di un’iniziativa calata dall’alto, ma di una serie di indirizzi che dopo essere stati approfonditi dai soggetti interessati nel corso dell’anno scolastico, potranno sfociare in un progetto, che potrà essere concretizzato sfruttando le riso0rse messe a disposizione dalla Regione per il 2006 (320 mila euro) e per il 2007 (altri 30 mila euro). Il Centro dovrebbe essere inteso come riferimento di una rete in grado di mettere a sistema il complesso dei servizi interni alla scuola o a disposizione delle istituzioni scolastiche nel territorio dell’Alto Friuli. Un progetto che parte dalla rete per andare oltre la rete. «Negli ultimi due anni – ha affermato Cargnelutti – la Provincia non è stata ferma, ma ha cercato di capire come impiegare al meglio le risorse messe a disposizione dalla Regione, nonostante la mancanza di un indirizzo preciso. Ora – ha aggiunto – ci troviamo di fronte ad un progetto perseguibile. Non vogliamo creare un altro ente ma dar vita ad una struttura agile che sappia sfruttare ciò che si sta già facendo all’interno del mondo della scuola. Per riuscire a fare ciò – ha concluso – chiediamo però una forma di continuità alla Regione».