CarniaTerritorio

A Cercivento un convegno ecumenico e l’inaugurazione della mostra di icone

La preghiera può essere uno strumento di costruzione della pace? Come inserire la preghiera nel tessuto delle nostre giornate, sempre ricolme di impegni? In che modo la preghiera unisce chi professa confessioni cristiane diverse? Chi il prossimo 20 luglio salirà a Cercivento avrà modo di trovare risposta a queste e altre domande. E allora sì, la preghiera, sarà «Sorgente di unità e pace», come recita il titolo del convegno che proprio il 20 luglio, a partire dalle 9.30 nella Pieve di San Martino, vedrà confrontarsi esponenti delle chiese Cattolica e Ortodossa.

L’iniziativa è promossa dall’associazione Cercivento: Una Bibbia a cielo aperto, in collaborazione con il Servizio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Udine, la locale Parrocchia e il Comune di Cercivento.

«L’appuntamento si pone in sintonia con l’invito di Papa Francesco di dedicare un anno alla preghiera in vista del Giubileo del 2025» spiega il parroco di Cercivento e promotore dell’iniziativa, don Harry Della Pietra. «La cornice – spiega don Della Pietra – è quella del dialogo tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse; questo anche perché sui muri di Cercivento sono riprodotte molte immagini sacre che hanno stile iconografico, capaci di unire l’oriente e l’occidente cristiano».

Sulla preziosità dell’iniziativa carnica è intervenuto anche l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba: «Anche in questo nostro tempo in cui si parla di “nuova” evangelizzazione ed addirittura di “prima” evangelizzazione – ha affermato il presule –, il progetto “Cercivento: una Bibbia a cielo aperto”, insieme a tante altre iniziative, credo che vada considerato come un dono dello Spirito Santo che, in modo sempre nuovo e creativo, vuole portare “luce” nel cuore di quanti di noi si accosteranno alle opere d’arte, per conoscere, attraverso la contemplazione delle rappresentazioni artistiche ispirate alla Parola di Dio, il Figlio di Dio, Gesù Cristo, nostro Salvatore e nostra Speranza».

Tra gli ospiti anche l’arcivescovo Lamba e il cardinale Cantoni

Lo stesso arcivescovo di Udine, mons. Lamba, interverrà al convegno del 20 luglio. Assieme al presule udinese saranno numerosi gli ospiti della mattinata: il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, offrirà una riflessione su “La preghiera nella vita quotidiana”; padre Maurizio Botta, della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri e già collaboratore dell’Ufficio catechistico della Diocesi di Roma, parlerà di “Pregare con il Padre Nostro”; infine padre Dušan Djukanovic, sacerdote della Chiesa Serbo Ortodossa, affronterà il tema “La preghiera di Gesù”. A moderare il convegno sarà il diacono Marco Soranzo, direttore del Servizio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Udine.

Una nuova mostra di icone

La giornata nel borgo carnico di Cercivento non si esaurirà con convegno del mattino: dopo il pranzo comunitario, infatti, nei locali parrocchiali sarà inaugurata della mostra “Dalle icone uno sguardo di speranza”, con opere della Fondazione “Russia Cristiana” – Scuola di Seriate, che sarà visitabile fino al 29 settembre. Nel pomeriggio del 20 luglio, inoltre, si terranno delle visite guidate alle opere del progetto “Una Bibbia a cielo aperto” e, in conclusione, alle 17.30 nella pieve di S. Martino, la Santa Messa presieduta dal cardinale Cantoni e animata dall’Onoranda Compagnia dei cantori della Pieve di Cercivento.

Presto un nuovo itinerario artistico: la “Via della Speranza”

Evento nell’evento, la mostra “Dalle icone uno sguardo di speranza” ospiterà anche due opere dei noti iconografi Laura Renzi e Giovanni Raffa che andranno a costituire il primo tassello della “Via della Speranza”, nuovo itinerario artistico nel centro della Valle del But.

«Al momento del suo completamento, la “Via” ospiterà sette opere, tutte realizzate dallo studio iconografico Lo Scriptorium di Giovanni Raffa e Laura Renzi», spiega ancora il parroco don Harry Della Pietra. «Le opere saranno di proprietà dell’Amministrazione comunale la quale ha ricevuto per questo progetto un contributo regionale».

La Via della Speranza sarà inaugurata in concomitanza con il Giubileo 2025, intitolato proprio “Pellegrini di speranza”, lungo la via che dalla chiesa conduce al cimitero: «qual è la madre di ogni speranza – conclude il parroco –, se non il Paradiso?»

Il progetto artistico di Cercivento

L’obiettivo generale del progetto artistico che Cercivento porta avanti da diversi anni è fare in modo che attraverso l’arte il centro carnico diventi realmente una “Bibbia a cielo aperto”: grazie alla disponibilità dei residenti, infatti, su numerose case sono riprodotte opere d’arte sacra, alcune delle quali raffigurano grandi capolavori dell’arte cristiana (uno su tutti, il celeberrimo Giudizio universale di Michelangelo Buonarroti, ospitato nella Cappella sistina in Vaticano, riprodotto a Cercivento con la tecnica della fotoceramica in oltre 300 piastrelle installate su una grande parete). Molte opere sono corredate da versetti biblici in italiano e in friulano: «Va e fâs ancje tu compagn» («Va’ e fai anche tu così», cfr. Vangelo di Luca 10,37), per esempio, accompagna il mosaico del Buon samaritano, ospitato nei pressi del municipio di Cercivento.

Attraverso l’arte, dunque, il progetto intende porre in contatto credenti e non credenti, abitanti e visitatori, partendo un testo fondamentale per la civiltà occidentale in generale e friulana in particolare: la Sacra Scrittura.

Quattro gli itinerari tematici (le “Vie” di Maria, della Salvezza, della Misericordia, della Fede), cui presto si aggiungerà la nuova Via della Speranza. Alcune ulteriori opere fanno da cornice ai visitatori, che possono infine concludere questo autentico pellegrinaggio d’arte nei locali della canonica, recentemente affrescati dall’iconografo friulano Paolo Orlando con episodi della vita di Cristo.

La “Bibbia a cielo aperto” era presente con un proprio stand anche alla recente Settimana sociale dei Cattolici in Italia, svoltasi a Trieste a inizio luglio. Numerosi i visitatori che, da tutto il Bel Paese, hanno quindi avuto modo di conoscere l’intuizione di questo piccolo borgo carnico.