SELLA NEVEA- Salvato lo speleologo bloccato sul Canin

Conclusa felicemente l’avventura dello speleologo ungherese – Balint Bajna di 46 anni – rimasto per due notti bloccato nelle viscere del monte Canin, nella zona di Sella Nevea, dopo aver riportato la doppia frattura di tibia e perone affrontando un difficile passaggio a meno 81 metri dalla superficie. A raggiungere lo speleologo sono stati gli uomini del Soccorso speleologico nazionale del Friuli-Venezia Giulia coordinati dal responsabile Alessio Fabbricatore. Lo stesso Fabbricatore ha reso noto che questa mattina alle 5 Balint Bajna ha raggiunto il campo base – con una temperatura intorno ai 7 gradi positivi – dopo essere stato issato da medici e barellieri del 118 sino all’imboccatura. Quindi verso le 7 un elicottero della Protezione Civile lo ha trasportato all’ospedale di Tolmezzo dove lo speleologo e’ stato ricoverato. A complicare le operazioni di soccorso erano state le dimensioni anguste della cavita’ sotterranea che, non consentendo il passaggio della barella, hanno reso necessario l’uso di microcariche esplosive per ampliare i passaggi sino a raggiungere il ferito. Lo speleologo ungherese era sceso nella cavita’ – teatro gia’ di episodi simili – assieme ad altri tre colleghi ungheresi che sono riusciti a risalire senza difficolta’. All’operazione di recupero dello speleologo ferito hanno partecipato circa una trentina di uomini, tra tecnici del Soccorso speleologico nazionale e gli uomini che hanno fatto esplodere le microcariche giunti da Piemonte, Lombardia e Veneto, oltre alla Protezione Civile, al 118 e a uomini della Guardia di Finanza della stazione di Sella Nevea. (da www.repubblica.it)