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Gemona, arriva il viaggio in musica dedicato a Leonardo Zanier

Due appuntamenti organizzati dall’Ecomuseo a Gemona del Friuli segneranno il prossimo fine settimana, inseriti nella Festa di San Rocco promossa dal Comitato Borgate Centro Storico. Sabato 10 agosto alle 10 sul Colle del Castello verrà proposta una lezione di geografia: dall’alto sarà osservato e interpretato il territorio del Gemonese con i rilievi prealpini a est e a ovest, la pianura alluvionale, le cerchie moreniche a sud (necessaria l’iscrizione). Domenica 11 agosto proseguirà il programma della rassegna musicale “Note nei roccoli e nelle corti”: in Piazzetta Celotti, corte interna del LAB Terremoto, alle 17 si esibirà in concerto il duo di fisarmoniche AccorDòs formato da Alessio de Franzoni e Sara Rigo che presenterà una suite composta dallo stesso de Franzoni sul tema del viaggio. I brani musicali saranno intervallati dalla lettura di poesie dello scrittore Leonardo Zanier nell’interpretazione di Roberto Foglietta.

Il viaggio verrà raccontato come ricerca di un luogo fisico in cui potersi sentire a casa fuggendo da situazioni difficili. Ma il viaggio è anche ricerca di luoghi dell’anima in cui trovare davvero sé stessi… La scelta di accompagnare il percorso musicale con i testi di Leonardo Zanier non è casuale, perché l’intellettuale carnico ha vissuto direttamente e intensamente l’esperienza migratoria. Nato nel 1935 nel Comune di Comeglians, dopo un’esperienza in Marocco, fra partenze e ritorni dalla Svizzera, ha lavorato e si è impegnato nella rivendicazione dei diritti degli immigrati. Ha scelto di scrivere nella sua lingua per il rapporto profondo con la propria terra, conducendo il lettore in un territorio aspro e musicale, tutto da conoscere. In caso di maltempo il concerto si svolgerà al coperto nel LAB Terremoto.

A dare il titolo al concerto è il libro di poesie di Zanier più conosciuto, Libars di scugnî lâ, “Liberi di doversene andare”: da questa raccolta sono tratti i testi scelti per lo spettacolo. Rivivono nel concerto due aspetti contraddittori e speculari: da un lato, l’emigrazione intesa come costrizione, violenza imposta; dall’altro l’allontanamento come esperienza, conoscenza, formazione personale e collettiva. Il progetto si propone come un percorso di analisi interiore attraverso la musica, per descrivere le emozioni provocate dallo sradicamento che accompagna necessariamente un viaggio: mettere in discussione tutto, lasciarsi guidare dal cuore, dall’istinto, dai paesaggi, dagli eventi, per ritrovare alla fine una propria “casa”.