Scout ed escursionisti in difficoltà, doppio intervento a Forni di Sopra
Forni di Sopra
Nel pomeriggio di mercoledì 7 agosto la stazione di Forni di Sopra del Soccorso Alpino ha svolto due missioni consecutive tra i monti che circondano la conca. Poco dopo le 16 la prima attivazione – peraltro contestuale ad una attivazione per la stazione di Moggio Udinese a Pontebba – ricevuta tramite Sores assieme all’elisoccorso regionale.
Al Nue112 arrivava richiesta di aiuto per una donna con problemi alla caviglia durante la discesa lungo il sentiero 367 ad una quota di circa 1450 metri. La donna, una quarantunenne in vacanza a Forni, dopo aver compiuto assieme ad un altro escursionista la salita al Monte Cimacuta si era infortunata ad un arto inferiore scendendo in un tratto impervio. È qui che è stata raggiunta da due soccorritori saliti a piedi in mezzora, dopo un primo tratto percorso in fuoristrada, i quali han capito, una volta raggiunta la donna con sospetta lesione alla caviglia – non riusciva a camminare-, che non era possibile calare la signora da dove si trovava, un tratto in traverso a mezza costa, assicurandola con la corda e per questo è stato necessario fruire dell’elisoccorso regionale, che ha verricellato il personale sul posto portando via la signora (affidata poi all’ambulanza per Tolmezzo). I due soccorritori sono rimasti con l’uomo e lo hanno scortato incolume fino a valle in un’altra mezz’ora.
Ma appena sono giunti al termine del percorso è arrivata la seconda chiamata, intorno alle 17.15. La Sores questa volta riferiva di tre ragazze scout minorenni che si trovavano in difficoltà e nell’imminenza di un violento temporale in arrivo.
Le giovani, del campo scout Agesci Treviso di stanza a Lorenzago di Cadore, erano partite alle 10 del mattino da Passo Mauria e dovevano raggiungere per la notte Casera Lavazeit sopra il Varmost, dove avrebbero dovuto pernottare. Salendo però in prossimità del bivio vicino al Rio, hanno erroneamente preso il ramo del sentiero in discesa – una traccia nera- e non quello in salita, finendo in un punto impervio, molto isolato e con il temporale imminente (tuonava e cominciavano le prime gocce) tra stavoli Puron e stavoli Calda.
Per fortuna sono riuscite a telefonare – la zona ha scarsissimo segnale. Tra l’altro hanno riferito che tra le 16 e le 17 avevano ripetutamente tentato di raggiungere i loro capi scout telefonicamente per segnalare le difficoltà, ma senza riuscirvi. E così hanno optato per il 112. I soccorritori si sono fulmineamente portati sul target in venti minuti di salita a piedi, con le coordinate fornite dalla Sores e inviate nuovamente dalle ragazze, a cui è stato raccomandato di rimanere ferme in quel punto. Le giovani sono state assicurate con la corda e accompagnate a valle in sicurezza, prendendo dieci minuti di temporale assieme ai soccorritori. Sono state poi affidate ai Carabinieri che avrebbero contattato i genitori.
La stazione di Moggio infine è stata attivata assieme alla Guardia di Finanza per una donna che non era rientrata da una escursione a funghi. L’allarme era arrivato dal marito che la attendeva nei pressi di Passo Pramollo in auto. L’uomo ha riferito che provava a chiamare la moglie e lei non rispondeva. I soccorritori hanno provato ugualmente a chiamarla ma il telefono non era raggiungibile. Due soccorritori della stazione di Moggio che si trovavano nei pressi si sono portati verso il passo e altri tre dalla stazione erano appena partiti da valle quando la signora si è palesata e l’allarme è rientrato.