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Le visite archeologiche promosse dall’Ecomuseo fanno tappa a Monte di Buja

Le visite archeologiche promosse dall’Ecomuseo fanno tappa a Monte di Buja, frazione situata su un colle che domina la pianura sottostante, da sempre luogo di passaggio per popoli, eserciti e carriaggi intenzionati a raggiungere il mare o a guadagnare le regioni d’Oltralpe. Ospita uno dei nuclei storici di maggiore interesse del comprensorio collinare, posto in una posizione strategica per il controllo e la difesa del territorio. L’Ecomuseo dedica all’insediamento di Monte il pomeriggio di sabato 10 agosto con una visita condotta dalle archeologhe Tiziana Cividini e Mirta Faleschini, che illustreranno i risultati di ricerche e studi realizzati sul colle. La data non è casuale: vi si festeggia San Lorenzo, a cui è dedicata la Pieve eretta in uno dei punti più elevati del rilievo. Il ritrovo è alle 17, iscrizione obbligatoria (max 20 persone).

Proprio dalla Pieve di San Lorenzo avrà inizio la visita, per consentire ai partecipanti di osservare i ritrovamenti di epoca romana che questa custodisce e che vennero messi in luce con le campagne di scavo promosse dal prof. Gian Carlo Menis negli anni Ottanta. Successivamente le archeologhe si soffermeranno sull’evoluzione e le trasformazioni dell’insediamento intervenute in epoca medioevale. L’obiettivo è di promuovere un contesto di notevole importanza, proponendo una modalità di fruizione che ne valorizzi le componenti storiche e paesaggistiche, anche a fronte dei reperti archeologici esposti nel museo cittadino che si apre sulla piazza alberata del borgo.

Sul colle di Monte sono emerse tracce di frequentazioni già in epoca preistorica grazie al ritrovamento di utensili in selce e all’individuazione di un castelliere databile all’Età del bronzo. Scavi archeologici effettuati all’interno della Pieve di San Lorenzo hanno accertato una importante presenza romana, con la messa in luce di un articolato complesso produttivo-artigianale a cui si sono sovrapposti ambienti funzionali al culto cristiano. A partire dal X secolo si hanno notizie dell’esistenza di un “castellum” che nel Trecento raggiungerà la massima espansione.

Sempre nella giornata di sabato 10 agosto alle 18.30, su iniziativa della Pieve di San Lorenzo Martire e del Circolo Culturale Laurenziano, nella chiesa verrà celebrata una messa solenne animata dagli interventi musicali di Giulia Freschi al violino e Lorenzo Rupil all’organo. Seguirà un concerto con musiche di Arcangelo Corelli, Tomaso Albinoni e Joseph Gabriel Rheinberger.