RESUTTA- Incendi, il punto dell’assessore regionale Marsilio

“Alla luce dell’esperienza maturata anche in
questi frangenti stiamo lavorando per predisporre una nuova legge
regionale contro gli incendi boschivi”: lo ha detto l’assessore
regionale alla Montagna, Enzo Marsilio, facendo oggi il punto a
Resiutta sull'”emergenza” incendi in Friuli Venezia Giulia.

Una calamità che si è concentrata soprattutto in questo ultimo
mese, e che coincide con lo stato di “grave pericolosità degli
incendi boschivi”, decretato dal presidente della Regione
Riccardo Illy, con validità dall’1 luglio al 31 agosto per tutto
il territorio regionale compreso nel perimetro indicato dal
“Piano di difesa del patrimonio forestale dagli incendi” e cioè
Alpi, Prealpi, Carso, penisola di Lignano e tutte le aree
boscate.

Ebbene, dall’inizio di luglio ad oggi si sono verificati 59
incendi, che hanno interessato una superficie boscata di 300
ettari. Nell’opera di spegnimento e bonifica sono intervenuti 290
addetti del Corpo forestale regionale e 250 volontari delle
squadre comunali di Protezione Civile, con l’ausilio di diversi
mezzi aerei della Protezione Civile regionale e nazionale.

Marsilio ha colto l’occasione per esternare un sentito
ringraziamento a quanti si sono prodigati in prima linea
nell’opera di spegnimento, “dimostrando la capacità operativa di
essere presenti su un fronte molto ampio con efficacia e
tempestività”. Queste calamità, ha proseguito l’assessore, “ci
permettono di capire in quale direzione possiamo lavorare per
porre in atto una prevenzione migliore sul territorio”.

Il personale non è mai sufficiente, secondo Marsilio, ma in
queste occasioni ha dimostrato di essere all’altezza con impegno,
sacrificio e turni estenuanti.

Sulla necessità di sensibilizzare maggiormente l’opinione
pubblica ha insistito il direttore centrale delle Risorse
Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Augusto Viola, il quale
ha evidenziato come la futura legge sull’antincendio boschivo
intenda diffondere la cultura della prevenzione e della tutela
ambientale, a cominciare dal mondo della scuola, perché, ha
aggiunto Marsilio, “il patrimonio naturale è di tutti ed un
evento doloso comporta un danno per l’intera comunità”.

Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione Civile regionale,
dopo aver messo in luce la sinergia operativa tra la struttura
regionale e il dipartimento nazionale di Protezione Civile, che
ha messo a disposizione diversi mezzi aerei, tra cui un Canadair
e l’elicottero “Sikorsky”, ha ravvisato la necessità di
aumentare il livello di presidio a terra nelle aree sensibili.

All’incontro, che si è tenuto nel municipio di Resiutta, sono
intervenuti anche Silvia Stefanelli del servizio regionale
Selvicoltura e Antincendio Boschivo, il personale del Corpo
forestale ed i sindaci della zona, con in testa il primo
cittadino del luogo, Emilio Beltrame.

Quest’ultimo ha rinnovato all’assessore Marsilio la richiesta, da
inoltrare alla Società Autostrade, di aprire uno svincolo
autostradale fisso in Canal del Ferro. Ciò alla luce del disagio
provocato dagli incendi boschivi degli ultimi giorni che ha
costretto l’Anas a chiudere temporaneamente la statale 13
Pontebbana nel tratto compreso tra Chiusaforte e Resiutta.

Non è la prima volta che si verificano fatti del genere: ne
consegue che l’apertura di uno svincolo toglierebbe l’abitato di
Resiutta dall’isolamento favorendo lo spostamento dei residenti
ma anche il transito dei turisti e dei vettori commerciali.