A Gemona del Friuli la mostra “Essenze e Materia” negli spazi di Palazzo Elti
Il cuore del Friuli si colora d’arte contemporanea con l’inaugurazione della mostra “ESSENZE E MATERIA” a Palazzo Elti, parte del progetto “CONTEMPORANEA / TAGLIAMENTO”. Dopo il successo dello scorso anno, Gemona ospita nuovamente questa straordinaria esposizione che vede il fiume Tagliamento diventare il filo conduttore di una mostra diffusa, coinvolgendo otto prestigiose sedi espositive nel cuore del Friuli.
Nelle suggestive sale D’Aronco di Gemona, saranno esposte le opere del Maestro Mario Baldan, gentilmente concesse dalla figlia Stefania. A fianco delle sue creazioni, il pubblico potrà ammirare le opere di Ugo Gangheri e Luisa Lorenzin, gli oggetti di alto design di Remigio Urbani e le opere in Gres, realizzate con tecnica al tornio, di Patrizia Zanon, in arte Pitta. La mostra offre un’esperienza visiva dinamica: dai colori caldi di Gangheri e Baldan, alle fredde trasparenze acquatiche di Lorenzin, fino alla concretezza delle creazioni di Pitta. Gli oggetti di Remigio Urbani, presentati insieme ai relativi disegni, quasi a svelare un’anatomia dell’oggetto, arricchiscono ulteriormente l’esposizione. Un percorso artistico che invita a esplorare il possibile rapporto tra materia tangibile e inafferrabile, regalando al visitatore un’esperienza sensoriale unica.
L’inaugurazione avrà luogo il 30 agosto alle ore 18.30, con un accompagnamento musicale d’eccezione: le note di Bach, eseguite al violoncello da Andrea Musto e alla viola da Elena Allegretto, amplificheranno le sensazioni suscitate dalle opere. La presentazione sarà curata da Paolo Venti, e la mostra sarà aperta al pubblico fino al 27 settembre, con i seguenti orari: dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
“Ospitare eventi come ‘CONTEMPORANEA / TAGLIAMENTO’ – afferma il vicesindaco e assessore alla cultura Flavia Virilli – rappresenta per Gemona e per tutta la nostra regione una straordinaria opportunità di arricchimento culturale e artistico, consentendo al visitatore di esplorare nuovi linguaggi e favorendo la riflessione sul rapporto tra l’arte e il nostro territorio, in un contesto che esalta le bellezze naturali del Friuli e le trasforma in un palcoscenico di eccellenza per l’arte contemporanea.”
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