Lo sciatore pontebbano Hans Vaccari si ritira: «È stato un viaggio fantastico»
di BRUNO TAVOSANIS
Non sono molti nella storia i friulani in grado di approdare alla Coppa del Mondo di sci alpino: si tratta di Marco Tonazzi, Nadia Bonfini, Alessia Pittin, Lucia Mazzotti (emiliana di origine ma tarvisiana d’adozione), Jacopo Di Ronco, Emanuele Buzzi, Lara Della Mea e Hans Vaccari. Ebbene, quest’ultimo ha chiuso la carriera nonostante la partecipazione nell’ultima stagione a una gara del massimo circuito, quella di Wengen, uno dei templi dello sci. L’annuncio, come sempre in quest’epoca, è arrivato via social, con un post nel quale il ventottenne di Pontebba parla di «un viaggio fantastico e folle». Specialista puro dello slalom, Vaccari complessivamente ha partecipato a dieci gare di Cdm (la prima a Saalbach nel dicembre 2018), non riuscendo mai ad accedere alla seconda manche. Cresciuto nel florido vivaio dello Sci Cai Monte Lussari, il primo risultato importante arrivò nel marzo 2014 con l’argento ai Campionati Italiani Aspiranti, mentre l’ingresso nelle squadre nazionali risale al 2015-2016. Inoltre ha vinto il tricolore Giovani nel 2017 e in Coppa Europa, il secondo circuito per importanza dello sci alpino, per sei volte si è classificato tra i migliori dieci. La decisione di abbandonare l’agonismo è maturata al termine della passata stagione e si è concretizzata nei mesi successivi: «La riorganizzazione del gruppo sportivo dell’Esercito mi avrebbe coinvolto e quindi sarei stato tagliato fuori – racconta l’alpino -. Nelle prime settimane ho anche riflettuto sulla possibilità di proseguire privatamente, ma poi sono sorte delle difficoltà e così alla fine, dopo aver parlato con gli allenatori e i responsabili dell’Esercito, ho preferito fermarmi. Una scelta sofferta, ma con il tempo l’ho affrontata bene e ora posso definirmi abbastanza sereno. L’ho ufficializzata a fine estate proprio per metabolizzare il tutto». Qualche rimpianto è inevitabile, considerando che Hans aveva partecipato a quasi tutti gli slalom di Coppa del Mondo della stagione ‘18-’19 quando aveva solo 22 anni e di conseguenza sembrava lanciatissimo «Diciamo che mi è mancata un po’ di fortuna – commenta -. Forse sarebbe bastato qualificarmi ad una seconda manche in Cdm per svoltare la carriera, ma il problema vero sono stati gli infortuni, che mi hanno impedito di avere la necessaria continuità. Mi sono operato in quattro occasioni al ginocchio e ogni volta dovevo ripartire da zero». Resta però la soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo (la Coppa del Mondo) che sogna ogni bambino appena mette per la prima volta gli sci ai piedi: «Ho sempre voluto fare questo nella vita e in pochi ci riescono – conferma Vaccari -. Ho partecipato alle gare di Madonna di Campiglio, di Schladming e di Kitzbuehel, ovvero il massimo per uno slalomista. Sono perciò contento e orgoglioso del mio percorso». Il pontebbano non abbandonerà però il mondo dello sci: «Vorrei finire i corsi maestri e allenatori, continuando così a dare una mano anche in futuro al movimento». Inevitabili in queste occasioni i ringraziamenti: «Devo sicuramente molto al gruppo sportivo dell’Esercito e agli allenatori che mi hanno seguito negli anni, compresi Michele Della Mea e Daniele De Crignis dello Sci Cai Monte Lussari, fondamentali punti di riferimento quando rientravo a casa da gare o raduni. Cito anche la fisioterapista tolmezzina Caterina Cisotti e naturalmente Greta Della Mea, che mi è stata vicina in tutta questa avventura».. Greta è la sorella maggiore di Lara, attualmente la sola friulana in azzurro, che si trova da ieri con sette compagne delle discipline tecniche a Ushuaia, in Argentina, dove è previsto quasi un mese di allenamenti. L’esordio stagionale della Coppa del Mondo ‘24-’25 è fissato per il 26 ottobre con lo slalom gigante di Soelden, in Austria.