TOLMEZZO- In Duomo “La Creazione” di Haydn

Grande concerto per l’anno dedicato a “Martino” e organizzato dal Comitato promotore dell’omonima mostra internazionale d’arte allestita a Illegio, domenica 16 luglio, nel duomo di Tolmezzo, alle ore 20.45, con “La Creazione” di F. J. Haydn eseguita dall’Orchestra Sinfonica e dal Coro del Friuli Venezia Giulia diretti dal maestro Paolo Paroni. L’evento musicale, che vedrà nel ruolo di solisti da soprano Annamaria Dell’Oste, il tenore Nicola Pascoli e il basso Luca Salsi, viene offerto dal Comitato in collaborazione e nell’ambito della rassegna “Carniarmonie” curata dalla cooperativa Diapason e in sinergia con l’Associazione musicale della Carnia. “L’obiettivo del comitato che ha promosso tutte le iniziative martiniane tra Illegio e Tolmezzo – spiega don Alessio Geretti, coordinatore del Comitato e curatore della mostra – non è solo quello di rilanciare la conoscenza e la venerazione della figura di Martino, come grande fondatore della cultura cristiana di Occidente. Ma anche quello di provocare la società, anzitutto nel nostro ambiente friulano, su due fronti: da una parte – precisa – invitare la gente alla contemplazione della bellezza, e dall’altra rilanciare la produzione di un pensiero di una qualità”. In un mondo sempre più spesso assediato dal brutto e dalla banalità, aggiunge don Alessio, “siamo però sicuri che c’è un grande bisogno di riflessione, di domande di senso”.

Ecco, dunque, il perché della scelta della “Creazione” di Haydn. “È un grande Oratorio – continua don Geretti –, composto certo non per intrattenimento, ma come pagina impegnativa, frutto di uno sguardo di stupore sulla bellezza della realtà. Portare le persone ad ascoltare questo concerto – sottolinea – significa invitare le anime a rifare l’esperienza che è all’origine delle prime pagine della Sacra Scrittura, cioè rigettare lo sguardo su tutto ciò esiste, meravigliandosi per il fatto che le creature ci sono e chiedendosi come mai esiste tutto ciò e non piuttosto il nulla”.

La Creazione, inoltre, così come è raccontata nella Genesi e da Haydn è anche la descrizione del fatto “che Dio non ha solo voluto le creature – sottolinea don Alessio –, ma le ha rivestite di bellezza e di splendore”. L’opera, dunque, descrive questo incanto in musica: “Martino ha visto una creatura povera e nuda e l’ha rivestita con il proprio mantello, prolungando così lo sguardo del Creatore sulla creatura. Uno sguardo – conclude don Geretti –, che non permette che sia nuda, ma la riveste di grandezza e bellezza da difendere e tutelare sempre”. Capolavoro della musica di tutti i tempi, la “Creazione” presenta notevoli difficoltà vocali e strumentali per gli esecutori “che sono messi alla prova per tutta la durata dell’Oratorio”, afferma il maestro Paolo Paroni. Affascinante per la cura della strumentazione, “con una visione espressiva che Haydn precorre con enorme maestria – aggiunge Paroni –, rivestendo questo immaginifico oratorio di fine Settecento di atmosfere musicali molto interessanti e di rarissima suggestione”.