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Montagna: Mentil (Pd), dal Fella ad Arta, si acceleri su viabilità

«La propaganda del centrodestra viaggia a una velocità che non coincide con la realtà, e la situazione della viabilità montana, a rilento e appesantita da problemi che si trascinano da anni, ne è un triste esempio. Che oggi, proprio dal centrodestra qualcuno faccia appello a una velocizzazione, è la riprova di quanto denunciamo da tempo». Lo afferma il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) sottolineando le problematiche della viabilità in Carnia.

«La viabilità montana, in Carnia in particolare, ha da tempo problemi notevoli, da quelli noti su passo di Monte Croce all’abitato di Arta Terme che sarà messo a dura prova dalla chiusura, a breve, della sr 52 bis. Ora finalmente si capisce che è necessario accelerare, come avevamo chiesto oltre un anno fa, anche con i lavori del ponte sul Fella» afferma Mentil. «Le parole di preoccupazione del consigliere Mazzolini riguardo alla situazione viabilistica sul Fella dimostrano che erano assolutamente fondati gli appelli e le conseguenti interrogazioni, presentate nel 2023 e quest’anno, per la situazione a rilento dei lavori e dei disagi che stanno ancora pesando su utenti e residenti. Una situazione sulla quale era calato un silenzio rotto solo dall’interrogazione attraverso la quale siamo venuti a sapere che, nonostante i tempi lunghi già prospettati lo scorso anno per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Fella, non sarebbe stata rispettata nemmeno la data fornita appena un anno fa dalla Giunta Fedriga e che dava al 2026 la consegna dell’opera. Arriveremo quindi a dieci anni di attesa dalla modifica della viabilità prima di vedere realizzata la nuova opera, un tempo francamente inaccettabile». Accanto a questo, conclude Mentil, «è necessario rafforzare la viabilità secondaria nel Comune di Arta Terme, in previsione della chiusura sulla 52bis, mettendo in sicurezza l’ex strada provinciale di Alzeri. Si intervenga al più presto, evitando il solito teatrino che danneggia solo il territorio e chi lo vive».