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Congresso provinciale Afds a Sutrio, premiati 2.259 volontari

Sono stati 2.259 i volontari premiati oggi dall’Associazione friulana donatori di sangue che ha tenuto a Sutrio il proprio Congresso provinciale, il numero 65. Il massimo riconoscimento, la goccia d’oro (riservato a chi ha donato 100 volte se maschio e 80 se femmina), è andato a 76 donatori (61 uomini e 15 donne). Il loro impegno, come quello di tutti i 50mila iscritti all’Afds di Udine, sta garantendo l’autosufficienza al sistema sanitario regionale e aiutando anche quelli di altre regioni. Ma non è un risultato scontato, come ha sottolineato il presidente Roberto Flora, che ha chiesto alle istituzioni, a partire dalla Regione, di non arretrare nel supporto a questa forma di volontariato.

“Rispetto significa anche ascoltare e, se possibile, attuare quanto viene segnalato per migliorare un fondamentale aspetto della sanità pubblica, essendo il sangue e le sue componenti strategici per la qualità delle cure – ha detto durante il suo intervento -. Abbiamo chiesto cose non impossibile che la Regione, nell’ambito della propria autonomia, può concedere: più personale per le autoemoteche e per i centri trasfusionali e più attenzione alla salute dei donatori. Altre Regione lo hanno già fatto e non vediamo perché il Friuli-Venezia Giulia non possa farlo”.

Il campanello di allarme è rappresentato dal fatto che nel 2023 delle 345 uscite dell’autoemoteca programmate a inizio anno ben 9 sono state annullate per indisponibilità all’ultimo momento degli infermieri, che non sono stati sostituiti. Quest’anno ancora peggio: nei primi otto mesi le uscite annullate erano già 8. Da gennaio ad agosto, poi, i centri trasfusionali della provincia di Udine sono rimasti chiusi 8 volte sempre per lo stesso motivo. Ciò nonostante, i numeri delle donazioni dell’Afds rimangono tra i migliori d’Italia e, più in generale, d’Europa. Nel primo semestre di quest’anno le donazioni sono state 18.467, in crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le due autoemoteche hanno raccolto 3.987 donazioni, in crescita dell’11% e che rappresentano così ormai il 22 per cento del totale. Nei dodici mesi sono programmate 376 uscite, più di una al giorno, per raggiungere non solo le località più lontane dagli ospedali, ma anche stabilimenti produttivi (sono 10 i gruppi industriali partner) e 27 istituti scolastici. Sui giovani l’Afds punta moltissimo e loro sono stati i soli protagonisti della Maratona di 24 ore di dono svoltasi per la seconda edizione lo scorso giugno. Flora ha poi elencato le tantissime iniziative, molte delle quali davvero innovative: dalle donazioni pomeridiane, alla Coppa Dono nel calcio dilettanti, dalla collaborazione con l’Udinese Calcio ai rapporti a livello europeo, al partenariato con l’Ads Trieste. Nel primo semestre dell’anno i nuovi donatori iscritti all’Afds sono stati 1.082.

“Abbiamo altri obiettivi che intendiamo raggiungere in stretta collaborazione con il Dipartimento trasfusionale dell’Asufc – ha aggiunto il presidente dell’Afds -. Il primo e più urgente è quello di moltiplicare le donazioni di plasma perché ne sta crescendo il bisogno man mano che la scienza scopre nuove applicazioni dei suoi componenti. Un secondo obiettivo, non meno importante, è quello di rivitalizzare i centri ospedalieri, in quanto le autoemoteche devono essere riservate alle località più disagiate, alle scuole e alle fabbriche. Ringrazio tutti i sanitari, medici, infermieri, tecnici e impiegati che si impegnano nel loro servizio anche quando le condizioni non sono fra le migliori”.

A Sutrio la giornata si è aperta, dopo il ritrovo e il corteo dei partecipanti, con la messa officiata dall’arcivescovo di Udine monsignor Riccardo Lamba. Durante la premiazione sono intervenuti il presidente della locale sezione Afds Arno Pittino, l’assessore regionale Riccardo Riccardi, il vicepresidente Fidas Ivo Baita e i sindaci di Sutrio Manlio Mattia e di Gonars Ivan Boemo, che ospiterà il Congresso del prossimo anno. Inoltre, erano presenti le campionesse olimpiche di scherma medaglie d’oro a Parigi Mara Navarria e Giulia Rizzi. “Se ci fossero le olimpiadi del dono – ha commentato Flora – la nostra associazione avrebbe ogni anno la medaglia d’oro per il rapporto tra donatori e popolazione”.