TOLMEZZO- Presentato il Progetto “Crescere in rete”

«La teledidattica è la dimostrazione di come sia possibile realizzare una scuola d’eccellenza anche in montagna». Con queste parole l’assessore provinciale Vittorio Caroli ha presentato il progetto “Crescere in rete”, nato grazie ad un’intuizione della Provincia di Udine e sviluppato attraverso un bando di Euroleader. «Credo fortemente nei giovani – ha precisato – perché rappresentano il nostro futuro e quello del territorio montano. Non sentiamoci emarginati solo perché viviamo in montagna, anzi, apprezziamo i nostri valori concreti e trasmettiamoli ai nostri figli: i frutti sicuramente li raccoglieremo». Nella sala convegni dell’Istituto Don Bosco di Tolmezzo insieme a centinaia di alunni delle scuole elementari della Carnia e del Gemonese, sono intervenuti il sindaco di Tolmezzo Sergio Cuzzi, l’assessore regionale all’istruzione, Roberto Antonaz, il presidente di Euroleader Daniele Petris, il coordinatore del progetto, Igino Piutti e gli esperti informatici e scientifici Matteo Macoratti e Pier Giuseppe Rossi.
Nel corso della presentazione, è stato evidenziato come “Crescere in Rete” abbia permesso di costruire una rete di collegamento tra tecnologie e didattica. «La scuola – ha affermato Rossi – non deve soltanto trasmettere conoscenze, ma anche progettualità, mettendo gli studenti al centro delle varie iniziative, come successo con la teledidattica». L’assessore Antonaz, prendendo a esempio il progetto “Crescere in Rete”, si è detto ottimista sul futuro del territorio montano: «Il peggio è passato – ha commentato –. Esistono infatti segnali di rilancio e di ripresa. E questo grazie anche alle nuove tecnologie, che consentono di scegliere dove vivere ed operare avendo la possibilità di restare in contatto con tutto il resto del mondo. L’impegno della Regione – ha confermato – sarà quello di sostenere anche in futuro questo progetto, che potrebbe essere esteso ad altre zone del Friuli Venezia Giulia». La Provincia di Udine ha investito in “Crescere in Rete” 100 mila euro: prima avviando la sperimentazione nell’istituto comprensivo di Arta, Zuglio e Paularo, poi acquistando il materiale informatico per le scuole della Carnia e del Gemonese. I risultati del progetto sono visibili nel portale www.sbilf.org.