VAL PESARINA- In consiglio regionale la mostra dell’orologeria

Un omaggio al Tempo, dimensione
a cui nessuno può sfuggire, e a un’arte di misurarlo che nella
Carnia della Val Pesarina si è evoluta in tecnologia: questo il
senso della mostra “L’orologiera pesarina” inaugurata ieri in Consiglio regionale dal presidente dell’Assemblea
Alessandro Tesini e che propone al visitatore una trentina di
orologi meccanici, vere e proprie opere d’arte realizzate a
partire dal 1600 a oggi, in un percorso che comprende anche
l’orologeria industriale e alcune ricostruzioni artigianali di
straordinari pezzi antichi.

All’inaugurazione, scandita dal sottofondo dei ticchettii di
meccanismi perfettamente funzionanti, erano presenti anche Gino
Rinaldi, sindaco del Comune di Prato Carnico che si sviluppa
nella Val Pesarina, Amansio Solari curatore della mostra e del
museo dell’Orologieria di Pesariis, l’assessore della Comunità
Montana Marino Corti e il presidente della Solari Massimo
Paniccia.

Vogliamo far conoscere l’impegno e il lavoro che si è affinato
nel tempo in un’area territorialmente marginale della regione ma
che si è fatta apprezzare in tutto il mondo – ha detto Tesini
sottolineando l’importanza che per la montagna ci possano essere
molte realtà come quella di Pesariis che vanno promosse e fatte
conoscere. Per questo in Consiglio regionale, con queste
iniziative, puntiamo a rappresentare con solo le istanze
politiche ma a offrire uno spaccato della comunità nella sua
continuità.

Quella di Pesariis è una tradizione che già alla fine del XVII
secolo vedeva affermata una produzione su scala artigianale di
“Pesarini” ovvero orologi domestici a lanterna da appendere al
muro. Un meccanismo la cui evoluzione tecnologica ha portato,
attraverso una delle aziende storiche del Friuli Venezia Giulia –
la Solari, fondata a Pesariis nel 1725 – il nome di questa terra
in tutto il mondo.

La mostra presenta anche una selezione di pezzi raccolti nel
Museo dell’Orologeria di Pesariis, fondato nel 1992, ove è
possibile ammirare un’importante collezione di meccanismi di
orologi da torre, di segnatempo per l’industria e i primi
meccanismi a paletta – strumenti per misurare il tempo sociale –
presenti nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, nelle
scuole, negli ospedali e in edifici pubblici di ogni parte del
mondo. In questo modo l’iniziativa espositiva del Consiglio
regionale è anche un invito ad approfondire la conoscenza di
questo patrimonio storico e scientifico nei luoghi in cui esso si
è forgiato.

Attualmente, infatti, il museo di Pesariis accoglie un centinaio
di orologi di varie epoche e provenienze, costituendo una
collezione che offre una visione della produzione orologiaia
completa, partendo da pezzi rarissimi risalenti al ‘400 per
arrivare ai moderni orologi-indicatori che alla misurazione del
tempo abbinano la fruizione di tutta una serie di servizi
industriali e di informazione.

Ma, come ha spiegato il sindaco, è in via di attuazione un
progetto, di cui diverse foto esposte in questa circostanza
documentano le fasi di sviluppo, che prevede realizzazione e
installazione di orologi monumentali per raccontare la
misurazione del tempo anche in un museo all’aperto.Perché – ha
aggiunto Amansio Solari – con l’avvento della cultura
elettronica è importante conservare anche la cultura meccanica e
per questo il museo deve avere una dimensione viva e dinamica.

Una dimensione viva come l’impresa che ha legato nome e futuro
alla misurazione del tempo: la Solari che – ha ricordato
Paniccia, parlando anche del valore sociale dell’impresa – ora
investe nella produzione di parcometri, altro modo di segnare il
tempo, e che con uno dei suoi pezzi storici dello scorso secolo –
un quadro a parete – troneggia al MOMA di New York.