ILLEGIO- Inaugurata la mostra dedicata a San Martino di Tours

San Martino di Tours, venerato dal IV secolo fino a oggi in tutto il Vecchio Continente, ha davvero chiamato a sé l’Europa sabato 29 aprile a Illegio (Tolmezzo) per l’inaugurazione della mostra a lui dedicata, con 70 capolavori dell’arte provenienti dai più prestigiosi musei di dodici Paesi Europei.

Al taglio del nastro nella Casa delle Esposizioni sono giunti, accolti dall’arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, il card. Josè Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, e il prof. Nikolaus Lobkowicz, direttore del Centro studi per l’Europa orientale, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Alessandro Tesini, gli assessori regionali alla Cultura, Roberto Antonaz, alla montagna, Enzo Marsilio, il prefetto di Udine, Camillo Andreana, il presidente del Comitato promotore dell’esposizione e parroco di Tolmezzo, mons. Angelo Zanello, il sindaco del capoluogo carnico, Sergio Cuzzi, il presidente della Comunità montana della Carnia, Lino Not, e numerosi altri amministratori locali.

Un altro successo per il Comitato di San Floriano di Illegio, da quest’anno Comitato nazionale per volontà della Repubblica italiana, che nel 2006 ha voluto dedicare la sua terza mostra internazionale a San Martino quale icona di “bellezza della carità”, come ha sottolineato il curatore scientifico della mostra, don Alessio Geretti.

Oltre settanta capolavori saranno esposti fino al 30 settembre per raccontare l’opera e la fede di San Martino attraverso l’arte di nomi come van Oost, Bassano, Grassi, Solimena, Farinati, e numerosi altri maestri, i cui preziosi lavori sono stati prestati da istituzioni quali Musei Vaticani, Louvre, Rjiksmuseum di Amsterdam, Museo nazionale di Barcellona, Museo Nazionale di Monaco, Galleria Nazionale di Lubiana, Basilica di San Marco di Venezia, Museo Ungherese di Budapest e molte altre.

Perché tutto questo fervore e questa convergenza di energie e intelligenze attorno alla mostra e alla rassegna di eventi dedicate a San Martino. “Anzitutto perché – ha sottolineato mons. Zanello – Martino, emblema di carità veneratissimo in Friuli, è la migliore scelta per accompagnare l’anno in cui facciamo memoria del XXX anniversario del terremoto, e ancor più, del movimento di solidarietà e carità che si sviluppò a partire da quegli eventi disastrosi. Inoltre – ha proseguito – a Martino sono intitolati oltre duemila luoghi di culto in tutta l’area dell’Europa centrale, in Italia, e in regione. E poi – ha sottolineato – nella vita di questo santo leggiamo tanti parallelismi con la stagione culturale d’oggi, che è di profonda crisi di civiltà”.

“Alla terza mostra internazionale, dopo Floriano e Mysterium, si può dire che il progetto culturale d’Illegio è una scommessa vinta. È interesse delle istituzioni civili e democratiche esserci”, ha commentato il presidente Tesini. “La splendida mostra che possiamo ammirare – ha aggiunto – e il ricco calendario di eventi culturali fino a settembre sono l’occasione per l’intera comunità regionale, e non solo per i credenti, d’immergersi nella contemplazione, nella ricerca e nel dibattito che affrontano i grandi temi del momento che stiamo vivendo”.

Il sindaco di Tolmezzo, Sergio Cuzzi, ha definito la proposta illegiana “l’orgoglio e la provocazione positiva di una piccola comunità, paradigma di cento paesi carnici che affrontano in maniera costruttiva le sfide odierne”.

L’appuntamento inaugurale di un progetto culturale che animerà tutta l’estate sotto il segno di San Martino di Tours è stato sottolineato dalla riflessione che il card. Martins e il prof. Lobkowicz hanno proposto al folto pubblico intervenuto, partendo da un confronto tra l’Europa di Martino (nato nel 316-317 nell’attuale Ungheria e divenuto vescovo di Tours nel 371) e quella attuale.

“Più similitudini che differenze, nonostante i 17 secoli di distanza – ha esordito il card. Martins -. Perché, come Martino instancabilmente percorreva possiamo dire tutta l’Europa per portare dovunque il messaggio del Vangelo, così oggi ci troviamo dinnanzi alla necessità della rievangelizzazione dell’Europa affinché regni una cultura della vita e non della morte”.

Una rievangelizzazione “che – secondo il prof. Lobkowicz – richiede come condizione indispensabile un solido e appassionato ancoraggio nella fede, sostenuto dallo studio e nutrito dalla capacità di riflessione. In altre parole – ha aggiunto -, dobbiamo educare i giovani a conquistare convinzioni incrollabili, ma senza spingerli a giudicare, educandoli ad una tolleranza che non si lasci indebolire dalla forme del relativismo”.

Martino, del resto ha evidenziato il card. Martins, fu un “vero intrepido soldato di Dio, santo della carità, prima laico, poi monaco, infine sollecito pastore della Chiesa” che, ha aggiunto Lobkowicz ci consegna la sfida di “conquistare il cuore dei contemporanei, che non è vero che siano più cattivi che in passato. Ma il loro altruismo – ha aggiunto -, il loro spirito di sacrificio, il loro senso di giustizia hanno radici che loro non conoscono più e che sono cristiane. Se queste radici muoiono – ha concluso – crolla rapidamente la cultura della disponibilità all’aiuto e alla solidarietà condivisa tra esseri umani. Proprio quelle radici fecero sì che Martino tagliasse il lembo del suo mantello per condividerlo con il povero”.

Un aspetto, questo, che è stato evidenziato anche da don Alessio Geretti. “Come la bellezza, così la carità – ha detto –, è innanzitutto questione di sguardo, e consiste essenzialmente in un riconoscere. Impossibile ignorarlo, nel meditare l’incanto del getso di Martino che divide il mantello con un povero, così come si è irradiato e profuso nel racconto dell’arte. Quella scena – ha concluso – trascina al cospetto della bellezza della carità e conduce fino all’audacia di concepire la bellezza stessa come forma di carità”.

La mostra “Martino. Un santo e la sua civiltà nel racconto dell’arte” rimarrà aperta fino al 30 settembre, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 19. Lunedì chiuso. Per informazioni: tel. 0433/44445-44816.