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Un evento per discutere delle principali risorse dedicate ai giovani del Friuli Collinare

“Territorio in Azione. Per crescere un adolescente ci vuole un villaggio”: così si intitolava l’evento organizzato dal Tavolo Giovani, un tavolo di pensiero e progettazione condivisa, nato dalla necessità di mettere in rete le risorse e le risposte presenti sul territorio collinare, pensato e voluto dalla responsabile del servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Territoriale Collinare Elisa Vidotti e dalla Dirigente Scolastica Carla Cozzi, dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore Vincenzo Manzini di S. Daniele del Friuli. Del tavolo sono parte integrante il Centro di Salute Mentale, la Struttura Minori e Famiglie, la Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, il Coordinamento Territoriale d’Ambito come rappresentante delle Associazioni del territorio, il Centro Risorsa Giovani di Moruzzo e la Parrocchia San Michele Arcangelo di S. Daniele.

La serata, svoltasi presso la sala congressi della Comunità Collinare a Colloredo di Monte Albano, ha visto la partecipazione di quasi un centinaio di persone, tra ospiti e relatori, ed era rivolta ai professionisti e agli operatori che, a vario titolo, si occupano di adolescenti.

Scopo dell’evento è stato quello di raccontare le principali risorse ad oggi presenti dedicate ai giovani, valorizzando la necessità di un approccio integrato e globale ai bisogni degli adolescenti in una logica generativa di interconnessione tra Pubblico e Privato.

“Alla luce dei cambiamenti socio-economici che hanno investito anche la nostra comunità, esacerbati dalla pandemia e dalla liquidità della nostra società, abbiamo ritenuto fondamentale sederci attorno ad un tavolo per capire come rispondere in modo attuale e coordinato ai nostri ragazzi, che oggi, forse ancor più che in passato, hanno bisogno di risposte nuove, destrutturate e coerenti alle loro necessità”, così Donatella Petruzzi, Coordinatrice dell’Area Minori del Servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito Territoriale Collinare, nell’introduzione della serata.

Anche la Scuola e gli altri stakeholder del territorio che hanno preso parte alla serata si uniscono al pensiero, portando la necessità di offrire risposte e servizi in continua evoluzione, per farsi sempre più prossimi ai giovani e alle loro famiglie.

Il presidente della Comunità Collinare che ha ospitato la serata, Luigino Bottoni, ha posto l’accento sulla sensibilità e attualità del tema degli adolescenti: “Colgo l’occasione di questa splendida serata per ringraziare tutti coloro, Istituzioni, Privati, Azienda Sanitaria, Istituti scolastici che si occupano di adolescenza. È un tema molto sensibile quanto importante per le famiglie e rappresenta il nostro impegno per il futuro. Credo che più se ne parli, meglio è, anche perché abbiamo capito che ci sono a disposizione delle risposte concrete alle possibili problematiche da affrontare. È stato un onore per noi ospitare questo evento formativo presso la nostra sede di Colloredo, il che anche testimonia quanto la Comunità Collinare, oggi, sia vista come un valido interlocutore del nostro territorio, su ogni tipo di tema.”

Alberto Fabris, animatore Territoriale e facilitatore del Coordinamento Territoriale di Ambito delle Associazioni del Collinare, aggiunge: “Le Associazioni in generale, quelle sportive, le Pro Loco, le Parrocchie, costituiscono un mondo fluido ed eterogeneo, ma anche ricco e permeante sul territorio collinare. Il ruolo nel tavolo giovani, sin in fase di creazione che di sviluppo, è stato quello di portare questa prospettiva anche come elemento di rottura degli schemi. Queste realtà rispondono ad una serie di bisogni ampi e naturali dei giovani come la socializzazione, la conoscenza del territorio e della solidarietà. Soprattutto esse sono luogo di crescita, ma anche di impegno e assunzione di responsabilità. Oggi le associazioni sono spesso chiamate a sostenere i ragazzi sia rispetto alla dimensione educativa sia a quella relazionale e questo apre a nuove sfide e alla necessità di ripensare al proprio ruolo nella Comunità”.

A chiudere l’incontro, la testimonianza di Giorgia, Riccardo e Sophie, i giovani del progetto di peer education Youngle, nel raccontare l’importanza di ascoltare e valorizzare i giovani d’oggi con servizi innovativi, pensati dai ragazzi per i ragazzi in un processo di amministrazione condivisa che miri a processi di cittadinanza attiva e di welfare comunitario.