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Ultimi due appuntamenti a Prato Carnico per le storie dedicate alle donne

Proseguono gli appuntamenti all’auditorium di Prato Carnico (frazione Pieria) legati alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promossi anche quest’anno dal Comune con il contributo della Regione e in collaborazione con l’associazione Voce Donna ETS (centro antiviolenza) e la Pro Loco Val Pesarina, assieme al progetto “Sunrise”.
“Questa di Marinella… Storie di donne” propone nei prossimi giorni gli ultimi due eventi, entrambi con ingresso libero: mercoledì 4 dicembre alle 20:30 verrà proiettato il film di esordio alla regia di Paola Cortellesi, “C’è  ancora domani”. La pellicola, girata in bianco e nero, uno dei film che negli ultimi anni ha incassato di più al botteghino, attraverso le vicende di Delia nella Roma del dopoguerra, narra la forza interiore delle donne di ieri e di oggi, che ancora faticano in Italia a levare la propria voce, a farsi sentire, a contare come e più degli uomini.
Sabato 7, sempre alle 20.30, chiudono la rassegna la musica di Nicole Coceancig e le parole di Angelo Floramo. “Cjargnelas. Storie di donne controcorrente” è una narrazione avvincente e pregnante di fatti storici realmente accaduti, di femmine, madri, mogli, monache, vedove, nubili e donne. I fatti del passato trovano un riverbero di grande attualità nel rimarcare il rispetto dovuto verso il sesso femminile, che dovrebbe essere naturale, così verso tutti, ma purtroppo è trascurato e spesso vilipeso. Le struggenti cronache lo testimoniano.
Il vicesindaco pesarino Gino Capellari si dice soddisfatto del riscontro di pubblico avuto finora e auspica una partecipazione ancora più numerosa nelle due serate finali: “La rassegna di quest’anno ha avuto  come tema centrale la libertà, offrendo un’importante occasione per riflettere sulla necessità di garantire a ogni donna il diritto di vivere senza paura, oppressione, violenza e discriminazione – afferma l’amministratore comunale -. La libertà di esprimersi, di scegliere e di vivere serenamente nella propria diversità è un diritto fondamentale che va protetto e promosso con determinazione. Con questa rassegna abbiamo voluto dare voce alle donne spesso inascoltate, sottomesse e non supportate, con l’auspicio di contribuire in questo modo a costruire insieme una comunità più giusta e sicura per tutti”.