Il bacino idrografico del Ledra nel Lunari dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese
Il Lunari dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese è ormai considerato un “pezzo da collezione”. Ricercatissimo, dal 2013 si avvale della collaborazione del fotografo Graziano Soravito, ripromettendosi di far conoscere e dare visibilità al “patrimonio vivo”, materiale e immateriale, naturale e costruito, frutto delle tradizioni e della trasformazione del paesaggio del Gemonese.
La presentazione del Lunari 2025 è in programma sabato 21 dicembre alle 17 nel LAB Terremoto in piazza Municipio 5 a Gemona del Friuli. La nuova edizione è dedicata al bacino idrografico del Fiume Ledra, affluente del Tagliamento: è il territorio su cui opera l’Ecomuseo, con la partecipazione dei comuni di Gemona, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo.
All’incontro interverrà il prof. Francesco Visentin, titolare dei corsi di geografia all’Università di Udine, esperto di evoluzione dei paesaggi idraulici e coordinatore del Tavolo regionale dei Contratti di Fiume. Il lunario farà da lancio al nuovo progetto partecipato che l’Ecomuseo avvierà nel 2025 in occasione dei suoi 25 anni di attività: un “contratto di fiume” applicato al Fiume Ledra e al suo bacino, facendo collaborare amministrazioni pubbliche e cittadini, associazioni e categorie, per una corretta gestione delle risorse idriche superficiali e la valorizzazione del territorio.
Le foto di Soravito documentano il reticolo di un bacino non esteso (73 kmq) ma assolutamente unico nel panorama regionale, solcato da risorgive, torrenti montani e collinari, rogge e canali. Le opere realizzate dall’uomo per rendere coltivabile la pianura soggetta agli allagamenti del Tagliamento, regimare i corsi naturali, captare l’acqua per fini irrigui e produrre energia, hanno trasformato nei secoli le caratteristiche della rete idrografica del Ledra, di cui fanno parte corsi d’acqua che hanno caratteristiche diversissime, dal punto di vista idrologico ma anche morfologico, arricchendo in tal modo il paesaggio fluviale.