Presentato il Lunari 2025 dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese
È stato presentato a Gemona, nella sede del Lab Terremoto, il “lunari 2025” edito dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese. Di grande formato, dal 2013 si avvale della collaborazione del fotografo Graziano Soravito, ripromettendosi di far conoscere e dare visibilità al patrimonio materiale e immateriale, naturale e costruito, frutto delle tradizioni e della trasformazione del paesaggio del Gemonese. La nuova edizione è dedicata al bacino idrografico del Fiume Ledra, affluente del Tagliamento: è il territorio su cui opera l’Ecomuseo con la partecipazione dei comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buja, Majano, Montenars e Osoppo. Il lunario è un viaggio descrittivo da Ospedaletto a Cimano, che mette in risalto con immagini e testi un reticolo idrografico assai variegato, su cui l’uomo interviene da secoli utilizzando le acque per molteplici attività.
Quest’anno la presentazione del lunario ha contribuito al lancio del “Contratto di Fiume del Ledra”, un processo collettivo e partecipato che punta alla tutela, alla corretta gestione delle risorse idriche e alla valorizzazione dei territorio, contribuendo allo sviluppo locale. All’incontro, introdotto dal presidente Claudio Polano, sono intervenuti Graziano Soravito e il direttore Maurizio Tondolo che si sono soffermati sul lavoro di documentazione relativo a risorgive, torrenti, rogge e canali che solcano la pianura e i rilievi prealpini dell’area oggetto di indagine, e Francesco Visentin, geografo dell’Università di Udine e coordinatore del Tavolo regionale dei Contratti di Fiume, che ha illustrato i contenuti di uno strumento di programmazione territoriale negoziata che nel Friuli Venezia Giulia si sta sempre più diffondendo.