Alla Casa di riposo di Paluzza i ricordi e le storie legate agli abiti
Valorizzazione della tradizione popolare friulana in termini di moda sostenibile e delle persone anziane come custodi di saperi e memorie, incontri intergenerazionali per sensibilizzare i più giovani al riuso e all’utilizzo consapevole, ma anche per riflettere insieme sui lati oscuri della moda fast fashion, laboratori creativi con materiali di riciclo e mercatini di scambio per dare nuova vita agli indumenti, condivisione di storie, cene a lume di candela e una speciale versione green del Gioco dell’Oca.
La Cooperativa sociale Itaca aderisce anche quest’anno con i propri servizi, e in stretta collaborazione con gli enti locali di riferimento, a “M’illumino di Meno” la giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili riconosciuta dalla Repubblica Italiana. L’edizione 2025 cadrà il 16 febbraio e, oltre ai focus tradizionali, si concentrerà sulla moda, valorizzando il riuso degli abiti, spalmando le iniziative fino a venerdì 21.
Quest’anno M’illumino di Meno racconterà le migliaia di azioni per il risparmio energetico e la transizione ecologica messe in campo con un’attenzione particolare a un tema su cui, sempre di più, stanno maturando consapevolezza e voglia di sperimentare nuove pratiche di produzione e consumo: la moda. Ovvero riuso e valorizzazione degli abiti, tra le proposte indossare un capo di abbigliamento (meglio se un cappotto) con una storia familiare e affettiva da condividere.
Un appuntamento è previsto anche a Paluzza, dove sostenibilità, rispetto per l’ambiente, valorizzazione della tradizione popolare del riuso degli abiti, ma anche riconoscimento del ruolo della persona anziana come figura che custodisce i valori e trasmette alle nuove generazioni il patrimonio storico e culturale friulano, sono gli ingredienti del progetto previsto alla Casa di riposo Matteo Brunetti, dove in primo piano saranno proprio la moda e la valorizzazione del riuso degli abiti.
Le animatrici della Cooperativa Itaca hanno progettato la realizzazione del libro “Il blec dal cûr”, la traduzione dal friulano all’italiano corrisponde a “La toppa/il rattoppo del cuore”, che raccoglierà i ricordi e le storie legate al capo d’abbigliamento che gli anziani residenti erano soliti utilizzare, e che ha caratterizzato in particolar modo la loro vita.
Una volta, gli abiti o qualsiasi tipo di indumento avevano una vita molto lunga e, quando necessario, venivano riparati e aggiustati con una “toppa” (il blec) e, comunque, gettati solo quando i buchi superavano la parte sana del capo. «In quest’ottica, gli anziani possono insegnarci molto in termini di riuso, valorizzazione degli abiti e “moda sostenibile”», spiegano da Itaca.
Le testimonianze verranno raccolte nel pomeriggio di mercoledì 19 e per tutta la giornata di giovedì 20, con particolare interesse per le storie legate al capo d’abbigliamento del cuore di ognuno. I racconti verranno trascritti venerdì 21, verrà creata la copertina e sarà rilegato il libro, che poi resterà a disposizione di tutti nella libreria della casa di riposo di Paluzza. Prevista la partecipazione di una dozzina di persone tra i 75 e i 90 anni.