CarniaCultura

A Tolmezzo la mostra di pittura e scultura “Espressioni di pace” di Ivan Gervasi

Fino a domenica 23 febbraio nella Sala Cussigh di Palazzo Frisacco a Tolmezzo si potrà visitare la mostra di pittura e scultura “Espressioni di pace” dell’artista Ivan L. Gervasi. L’esposizione sarà aperta dal lunedì al sabato in orari 10.30-12.30 e 15.00-17.30, domenica dalle 14.00 alle 18.30, martedì chiuso. Gervasi sarà presente da giovedì a domenica.

BIO ARTISTA

“La pace è un lungo processo personale di comprensione e di trasformazione. Non è il contrario della guerra e nessuna guerra ne può fermare un’altra. La diplomazia e le trattative permettono di contenere la bellicosità, ma non risolvono il problema di fondo dell’essere umano: la violenza interiore, causa di tutte le violenze esteriori, nata dalla paura e dall’ignoranza di chi siamo realmente”. Ivan L. Gervasi  ha fatto di queste sue parole le radici del proprio percorso umano, artistico e spirituale.

Gervasi nasce nel 1962 in Alsazia (Francia) da genitori emigrati dal Friuli, ed il friulano è la sua madre lingua. Imparerà il francese a scuola. Le vacanze estive che duravano sempre più di un mese lo portavano a Nimis, terra delle radici dei suoi genitori. In fattoria e nei campi dai nonni, tra trattore, mucche, vigneto, fiume, e picnic domenicali al mare ed in montagna, si sono formati i suoi ricordi d’infanzia più belli. Poi, aggiunge Ivan, “come un salmone che risale il fiume della sua infanzia per dare alla vita il frutto del suo percorso”, si trasferisce in Veneto nel 2016, poi ad Assisi fine 2018 per finalmente rispondere alla chiamata interiore che lo porta a stabilirsi  a Nimis nel 2022.

Suona il sassofono dall’età di dodici anni, in filarmonica, jazz band e quintetti di musica classica e di jazz; crea una radio ed una gazzetta locale a ventun’anni, ma il suo primo mestiere dopo l’esame di maturità scientifico e tecnologico è marmista nell’azienda di famiglia. Consegue una formazione presso l’Associazione Francese dell’Illuminazione e lascia l’azienda nel 87 per diventare progettista e agente nel settore dell’illuminazione architetturale e lampadari. Nel 1990 inizia a collaborare con produttori del Veneto sviluppando la propria agenzia commerciale, questo lo porta a viaggiare in Francia, Svizzera, Germania, Belgio e Marocco.

Cede la sua agenzia forte di 12 collaboratori al principale mandante inizio 2009. La logica del sempre di più non era più in sintonia con lui e decide di dedicarsi esclusivamente alla consulenza e all’arte, tenendo sempre in mente il suo sogno di ragazzino : creare delle cose e fare il giro del mondo grazie a loro.

Il dono della pittura si è rivelato nel 2002 dopo un evento maggiore nella sua esistenza, che gli permette di liberare un’immensa energia e di ricollegarsi al suo sogno d’infanzia.
Dopo pochi quadri, grazie al consiglio di due artisti noti, rinuncia all’idea di trovarsi un maestro che lo guidi per privilegiare la ricerca personale, lavorando tanto per trovare il suo stile. Il premio pittura dell’Ufficio Municipale della Cultura di Colmar (Alsazia) nel 2006 segna una prima grande soddisfazione nel suo percorso.

Per Gervasi dipingere è una meditazione, una preghiera rivolta dalla sua anima all’infinito. Pochissimi sono i suoi quadri nati da un progetto predefinito. Dice che nascono strada facendo, come si entra in meditazione, e dopo un certo tempo una certa energia s’installa e non è più la mente che guida la spatola, la spugna o i rulli, ma il cuore. Lavora sia con l’acrilico che con l’olio. “Dipingere mi ha aiutato a liberarmi, ad osare andare oltre, a rischiare !” .

Sin dall’inizio, la spiritualità è onnipresente nell’opera e nella vita di Ivan. Due pellegrinaggi in Terra Santa e più di tre anni vissuti ad Assisi, da fine 2018 all’inizio 2022, lo hanno segnato indelebilmente. Al rientro del suo secondo viaggio in Terra Santa sulle orme di Gesù, sente una piccola voce dentro di lui dirgli: “realizzerai il tuo sogno servendomi” ed ha la visione di un luogo dove bambini, ragazzi ed anche adulti potrebbero ricontattare la sacralità dell’esistenza, la Terra, la manualità e l’arte. Nel 2021 riprese in mano i suoi scalpelli e la mazzetta per creare delle opere dedicate alla sacralità, all’ecumenismo e alla pace. Una sua mostra ad Assisi in agosto 2021 è stata l’occasione di mettere il tavolo da scultura in piazza del Comune e chiamare tutti i bambini e ragazzi che passavano per dar loro la possibilità di partecipare alla creazione di un’opera per la pace. Ivan dice che i bambini sono una meravigliosa fonte di gioia e che il loro bisogno di manualità e di radicamento alla realtà della Terra è immenso.

Queste parole di San Francesco sono per lui un’ispirazione fondamentale per il futuro: “Chi lavora con le mani è un lavoratore; chi lavora con le mani e la testa è un’artigiano; chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un’artista”. Dice che ognuno di noi ha nel profondo di sé un dono manuale, una maniera singolare ed unica di interagire con la materia, di creare e portare bellezza nel mondo. Prosegue dicendo:”siamo tutti figli delle stelle venuti qui per sperimentare la Vita, crescere e portare luce nella materia. Chi si prende il tempo di trovare il proprio dono e vi dedica un minimo di tempo ed energia è un portatore di pace nel mondo”.

Dipinti, sculture e bassi rilievi, pensieri e poesie, Ivan L. Gervasi ha creato il proprio universo fatto di colori, impressioni, forme e parole, che portano lo spettatore a fare un’esperienza d’assoluto e di dolcezza, d’amore e di pace.