AMPEZZO- Carniarmonie, stasera una magica voce tibetana

Carniarmonie riesce a realizzare eventi di importanza internazionale grazie alla cooperazione che si è creata negli anni tra enti pubblici e privati come ad esempio la Regione, la Provincia i numerosissimi comuni della montagna, le comunità montane ed enti privati come la Fondazione CRUP, la Banca di Cividale, e la ditta AROEL che si sono resi sensibili ad aiutare un festival che unisce la cultura ad un aspetto turistico anche grazie alla collaborazione dell’AIAT della Carnia.
Proprio in quest’ottica è stato possibile realizzare l’Evento che potremo ascoltare sabato 30 luglio alle ore 20.30 ad Ampezzo presso la Chiesa Parrocchiale di San Daniele Profeta. Una tra le cantante “etniche” più famose e facente parte della prestigiosa casa discografica di Peter Gabriel ci incanterà con un conerto per voce sola. Yungchen Lhamo è fuggita dal Tibet dopo l’invasione cinese, ed ha raggiunto l’India. Il terribile viaggio l’ha condotta a Dharamsala, la residenza del capo spirituale tibetano in esilio, il Dalai Lama. Dopo avere vissuto per breve tempo presso la comunità di rifugiati tibetani nel nord dell’India, si è trasferita in Australia dove, ha realizzato il suo CD d’esordio Tibetan Prayer . La sua prima esibizione europea ha avuto luogo a Venezia, in occasione del Carnevale 1996. Successivamente ha preso parte all’edizione ’96 del WOMAD Festival in Gran Bretagna così come ad altri prestigiosi festival internazionali, sempre riscuotendo un grande successo. Yungchen Lhamo ha poi realizzato il suo secondo CD Tibet Tibet per l’etichetta Real World, raccolta di canti tradizionali tibetani che molto raramente l’occidente aveva avuto occasione di ascoltare, nella cui voce risuona l’eco di un percorso fuori dal comune, di un popolo isolato dal resto del mondo, ma anche di una spiritualità straordinaria; la stessa trasmessa a Yungchen Lhamo dalla nonna e poi dalla madre e riflessa nelle sue canzoni: interpretate quale offerta a Buddha e Boddhisatva i quali ascoltandole faranno piovere benedizioni. Le canzoni dunque devono ispirare ed elevare; devono aiutare gli ascoltatori ad aprire una finestra sulla loro stessa spiritualità. Sola sul palco, questa donna minuta e affascinante riesce a catturare il pubblico intonando melodie capaci di evocare le cime innevate della sua patria lontana e con la bellezza della sua voce ci fa credere che forse possa esistere un pezzetto di paradiso sulla terra.
Un concerto quindi che trascende la solita veste di spettacolo ma diventa un contatto tra l’artista ed il pubblico, un modo per stare insieme in una maniera diversa, per sentire e sentirsi tramite la magica voce del Tibet.
La Lhamo ormai da anni si impegna tramite la propria fondazione, per aiutare i bambini tibetani ad avere una infanzia serena e un’istruzione adeguata dedicando a ciò grande parte del proprio compenso e raccogliendo fondi ad ogni concerto, un’ulteriore dimostrazione della statura morale di questa artista. La serata è ad ingresso libero.