TOLMEZZO- Ruolo forte per i medici di Medicina Generale

Il ruolo forte dei medici di medicina
generale per il governo dell’offerta sanitaria e della domanda di
salute dei cittadini, ruolo sul quale si possa fondare
l’efficacia della politica regionale di settore, è stato
evidenziato dall’assessore regionale Ezio Beltrame, intervenuto
ieri a Tolmezzo alla tavola rotonda di chiusura del convegno su
“Le strutture intermedie nel contesto del cambiamento
socio-sanitario regionale: opportunità e risorsa nel percorso di
cura”.

Il convegno è stato organizzato dalla Regione e dal Ceformed, il
Centro regionale per la formazione per l’area della medicina
regionale.

Beltrame è intervenuto dopo Luigi Canciani, responsabile
dell’area di formazione permanente del Ceformed, Fabio Samani,
dell’Azienda “Triestina” ed i segretari regionali delle
organizzazioni di categoria, Rosario Magazzù (Fimmg), Marina
Mazzero (Cumi Aiss), Giuseppe Vetri (Snami), Pier Luigi Navarra
(Simet), i quali hanno evidenziato l’eccessiva burocratizzazione
alla quale sono oggi vincolati gli adempimenti professionali.

L’assessore (ricordando che grazie alla manovra di bilancio
all’esame del Consiglio regionale saranno assegnati alla sanità
24 milioni di euro, che consentiranno di stipulare l’accordo
integrativo per i medici di famiglia) ha quindi parlato
dell’andamento della spesa sanitaria nel Friuli Venezia Giulia,
affermando che l’oculatezza nella spesa da parte delle Aziende
sanitarie consentirà anche di potenziare i servizi sul
territorio.

Servizi ai quali deve essere assegnata grande importanza, in
considerazione del fatto che le prestazioni specialistiche sono
fortemente aumentate, passando da circa 10 milioni del 2003 ai 15
milioni del 2004.

Secondo Beltrame va quindi potenziata la rete di servizi sul
territorio, mentre i medici di medicina generale devono poter
essere in grado di seguire il paziente con efficacia ed i
distretti debbono governare l’area di competenza, assicurando
efficienza al sistema sanitario e razionalità della spesa.

Secondo l’assessore, invece, il sistema di assistenza domiciliare
(riferito in particolare alle badanti) non ha risposto alle
esigenze reali dei cittadini.

L’assessore ha concluso ricordando che il Friuli Venezia Giulia,
assieme alla Regione Toscana, ha recepito con disappunto
l’imposizione da parte del Sistema sanitario nazionale
dell’adozione del metodo della seconda ricetta per la
prescrizione dei farmaci, in quanto la sanità regionale era già
in grado di certificare con precisione la spesa farmaceutica.

Tale scelta del Governo ha poi gravato sugli adempimenti
burocratici richiesti ai medici, creando ulteriori difficoltà e
perdite di tempo, a discapito della qualità della professione.